Il 27 aprile è iniziato al Tribunale di Paola il processo ai fratelli Luca e Francesco Bonnata, Giuseppe Liparoto e Nicholas Fusaro. Gli imputati per l’uccisione del cane Angelo (avevano impiccato il randagio dopo sevizie e botte postando poi il video del macabro rituale sui social) hanno chiesto il rito abbreviato che se concesso permetterà ai quattro rei di ottenere sconti di pena. Il gup del Tribunale di Paola (Cosenza) ha fissato la data del 18 maggio per esaminare anche tutte le numerose richieste delle parti civili.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, dichiara: “I legali di LEAL Lega Antivivisezionista erano in aula e ci hanno riferito che solo due dei quattro imputati erano presenti: i fratelli Luca e Francesco Bonnata, assenti Giuseppe Liparoto e Nicholas Fusaro. LEAL e le associazioni hanno tenuto a portare agli atti la pericolosità sociale dei quattro soggetti. Noi seguiremo prioritariamente con i nostri legali ogni fase del processo. I cittadini stanno chiedendo modifiche di legge per pene certe e più severe e LEAL si sta muovendo per ottenere il riconoscimento degli animali a uno status di esseri viventi e non più a res, cioè cose”.
Per dare una spinta all’inasprimento delle pene e una utile misura ai legislatori, ai politici, ai media e ai cittadini del numero (per difetto) dei crimini nei confronti degli animali avvenuti nel solo scorso anno in Italia, Leal ha patrocinato il “Rapporto sul Maltrattamento Animale in Italia 2016”.
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