Italia-Olanda andata e ritorno. I 17 macachi che nel 2016 dal Parco di Cavriglia (AR) furono inviati in Olanda sperando in una sistemazione migliore tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli

Italia-Olanda andata e ritorno. I 17 macachi che nel 2016 dal Parco di Cavriglia (AR) furono inviati in Olanda sperando in una sistemazione migliore tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli

È di questi giorni l’annuncio che allo zoo di Napoli arrivano 17 macachi del Giappone provenienti dalla AAP olandese. “Abbiamo conferma – dichiara Bruna Monami, responsabile della sezione LEAL di Arezzo – che i macachi sono quelli che partirono da Cavriglia, in provincia di Arezzo, con destinazione Olanda in cerca di una sistemazione ideale. A distanza di due anni gli animali vengono invece di nuovo riportati in Italia destinati a uno zoo e questo era quello che LEAL a suo tempo aveva cercato di evitare”.
Macachi 1 a Cavriglia
Il trasferimento in Olanda dei macachi, che vivevano all’interno di una fatiscente struttura, venne inizialmente proposto da LEAL nell’ambito di un progetto che si occupava dello svuotamento del vecchio parco-zoo all’epoca esistente a Cavriglia.
Il progetto, portato avanti da LEAL sezione di Arezzo, insieme all’ideatore Francesco Cortonesi e al gruppo “IoStoConBruno”, godeva del consenso delle Istituzioni locali
e partiva dal concetto che fosse necessario superare l’idea obsoleta dello zoo. Per far sì che questo accadesse LEAL si assunse l’onere del trasferimento di molti di loro. Così circa quaranta animali furono trasferiti in santuari italiani dove ancora vivono grazie a LEAL che provvede economicamente al loro mantenimento.
Per quanto riguarda invece i macachi giapponesi, estremamente difficili da sistemare, fu individuata la AAP in Olanda, centro di recupero di animali esotici, che si offrì di ospitarli in attesa di una sistemazione consona alle loro esigenze etologiche.
Come primo accordo la AAP si impegnava con LEAL a non cedere gli animali a laboratori di ricerche mediche prevedendo al contempo la possibilità di una loro sistemazione definitiva in luoghi dove potessero vivere in una sorta di semilibertà senza essere rinchiusi in gabbie.
A quel punto i contatti presi con gli olandesi furono passati alle Istituzioni del luogo per iniziare le pratiche riguardanti la proprietà degli animali. Da quel momento in poi, LEAL e i volontari vennero estromessi dal progetto, non ricevettero nessun aggiornamento dello stato delle cose e non poterono stringere gli accordi definitivi con l’associazione olandese.
La notizia del trasferimento dei macachi nel mese di luglio 2016 arrivò per vie traverse senza che LEAL fosse avvisata. La mattina del trasferimento i volontari si presentarono all’entrata del parco di Cavriglia e non furono fatti entrare. Il giornali riportarono che il trasferimento era stato effettuato dall’associazione “Salviamo gli orsi della luna”, della signora Carmen Aiello, che era subentrata a LEAL senza che questa fosse stata messa al corrente. Il team che si occupava della sedazione e della cattura era formato da veterinari che operavano nell’ambito degli zoo tra i quali quello di Napoli.
“Ora i macachi – prosegue Bruna Monami di LEAL – dopo due anni tornano in Italia e finiscono allo zoo di Napoli, una realtà che negli anni passati è stata coinvolta in un fallimento ed è stata oggetto di denunce per degrado degli ambienti dedicati agli animali. Non sapevamo nulla di questo trasferimento e non sappiamo per quali motivi la AAP abbia deciso di cedere gli animali a una struttura dove vengono utilizzati a fini economici. Non sappiamo quali siano stati al tempo gli accordi definitivi stretti con l’Amministrazione di Cavriglia. Ci rammarichiamo però nel vedere come gli animali siano trattati ancora una volta come cose e non come esseri senzienti, trasportati in giro per l’Europa per poi finire nuovamente prigionieri in uno zoo”.
LEAL e il gruppo “IoStoConBruno”
Bruna Monami vicepresidente LEAL
responsabile LEAL sezione Arezzo

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Zoo di Cavriglia: partita la colonia dei macachi verso un santuario olandese

Zoo di Cavriglia: partita la colonia dei macachi verso un santuario olandese

Sono partiti nei loro kennel i macachi dello zoo di Cavriglia, verso il tanto sospirato santuario olandese. Il giorno del trasferimento è finalmente arrivato non senza polemiche perché il Comune di Cavriglia ha disatteso le richieste circa le modalità di cattura in massima sicurezza per i nostri piccoli amici, come si può evincere dal comunicato stampa ufficiale che LEAL ha inviato a tutti i media (vedi sotto). Rimane per tutti noi l’immensa felicità di sapere i macachi in viaggio verso un luogo finalmente adatto a loro, ma anche tanta commozione visto che il team di LEAL insieme a tutti voi ne ha seguito con apprensione la vicenda. Per Bruna Monami responsabile della sezione LEAL Arezzo e tutti i suoi volontari ci sarà una grande nostalgia delle loro faccette furbe, i giochi, i loro piccoli e i loro modi di fare. Ci aggiorneremo sull’arrivo e sul loro ambientamento nel nuovi bellissimi spazi. Grazie a Bruna e ai suoi volontari davvero speciali e buon viaggio bambini! (Silvia Premoli)
(clicca sulle immagini per ingrandirle)

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COMUNICATO
LEAL LEGA ANTIVIVISEZIONISTA PROMOTRICE DEL PROGETTO DI CHIUSURA DELLO ZOO: il Comune non ha messo in atto le misure e gli accorgimenti da noi proposti per garantire la sicurezza e il benessere degli animali in questa delicata operazione.
I 18 macachi presenti nello zoo di Cavriglia (AR), di proprietà del Comune, stanno per essere trasferiti in Olanda. LEAL, associazione promotrice del progetto di chiusura dello zoo (con decine di volontari impegnati negli ultimi due anni), comunica che l’amministrazione comunale non ha messo in atto le misure e gli accorgimenti proposti nel protocollo redatto – con la consulenza di veterinari esperti in primati – per garantire la sicurezza e il benessere degli animali in questa delicatissima operazione di cattura.
“La partenza è per noi un traguardo importante e una vittoria – spiega Bruna Monami, vicepresidente nazionale dell’associazione e responsabile della sezione di Arezzo – perché per gli animali si aprono le gabbie e vengono trasferiti come abbiamo chiesto con insistenza da tanto tempo, presentando uno specifico progetto e dando all’amministrazione i contatti internazionali con la AAP, “Rescue Centre for Exotic Animals” di Almere, dove i macachi potranno di fatto vivere in semilibertà. Per noi è una gioia che per loro possa iniziare una vita migliore. Ma anche le belle favole hanno a volte risvolti spiacevoli. Siamo quindi costretti a denunciare che non è stato seguito il protocollo indicato nel preventivo presentato al Comune e stilato con l’aiuto di esperti in primati consultati da LEAL. Il preventivo contemplava strategie particolari che, messe in atto, avrebbero consentito di limitare al massimo lo stress procurato agli animali, oltre a facilitare la cattura di un così nutrito gruppo di macachi. Nonostante nelle comunicazioni pubbliche del Comune venisse dato risalto alla collaborazione con un’associazione animalista, delle modifiche apportate al progetto LEAL NON È STATA AVVISATA impedendole quindi di fatto di ridiscutere l’accordo precedente. Questa mattina, all’inizio delle operazioni di cattura degli animali, ai rappresentanti locali e nazionali di LEAL è stato impedito di entrare e nessun delegato ha potuto assistere a quanto si stava svolgendo all’interno del parco. Prendiamo quindi le distanze da metodi di cattura diversi da quanto era stato preventivato per garantire la sicurezza degli animali della colonia, dove tra l’altro è presente un cucciolo nato pochi giorni fa e qualche femmina potrebbe essere gravida. Anche dopo la partenza degli animali continueremo a tenerci informati sulle loro condizioni di salute e su eventuali danni riportati e agiremo di conseguenza”.
Ricordiamo che LEAL in quasi due anni ha trasferito circa 40 animali che ora vivono liberi in santuari e si è impegnata a pagare anche in futuro il loro mantenimento. Per il momento rimangono nel parco lo struzzo e il bisonte americano, oltre a Bruno l’anziano orso. Su di loro continueremo a vigilare a titolo di volontariato e a denunciare qualsiasi situazione che possa mettere in pericolo il loro benessere.
Cavriglia 31 luglio 2016
I macachi di Cavriglia hanno la Carta d'Identità!

I macachi di Cavriglia hanno la Carta d'Identità!

“Il sogno dei macachi”: per partire ci vogliono i documenti e allora: ecco le loro carte d’identità! Sono il frutto di un grande lavoro fatto dai magnifici volontari LEAL che aderiscono al progetto "Io sto con Bruno" (e non solo). Con l’avanzare dell’estate cresce l’attesa per la partenza dei nostri amici. Ancora non sappiamo quando avverrà l’esodo, ma nel frattempo stiamo lavorando per fornire ai veterinari olandesi della AAP alcune semplici indicazioni di base. Del resto non possiamo far partire i nostri amici senza prima averli presentati…

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Le donazioni per il trasferimento dei macachi sono chiuse. Continua invece il progetto "Io sto con Bruno":
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Bruna Monami
LEAL sezione Arezzo
lealarezzo@gmail.com

LEAL: LA GRANDE SFIDA PER CHIUDERE LO ZOO DI CAVRIGLIA

Prende il via con la diffusione mediatica la raccolta fondi per il recupero degli animali nel Parco di Cavriglia (Arezzo) con il progetto “Io sto con Bruno” promosso da LEAL Lega Antivivisezionista, che si batte contro ogni forma di maltrattamento e prigionia degli animali. Solo nel 2014, grazie all’attivista Francesco Cortonesi, si viene a conoscenza di uno zoo praticamente nascosto e dimenticato proprio nell’ambito del Parco di Cavriglia, e dopo aver ricevuto la segnalazione, LEAL sezione Arezzo nella persona della responsabile Bruna Monami, coadiuvata da volontari e attivisti, si impegna attivamente per chiudere lo zoo di Cavriglia dove sono detenute diverse specie di animali, tra questi un orso siberiano di nome Bruno, donato nel 1977 dalla ex URSS, al quale si sono aggiunti nel tempo un bisonte americano, 17 macachi, capre, uno struzzo e altri animali.
La storia ebbe inizio con uno zoo progettato con i concetti degli anni Settanta: spazi angusti senza arricchimenti ambientali e nessuna considerazione per le esigenze degli animali che venivano solo alimentati e relegati al ruolo di attrazione. La svolta avviene quando nel 2014 LEAL inizia a confrontarsi con il Comune di Cavriglia: anche il Sindaco si rende conto che lo zoo di Cavriglia è un retaggio del passato e si dimostra disponibile a collaborare. Ora dopo tante fatiche il sogno di libertà per questi animali si concretizza: la sorte dei 17 macachi è stata presa a cuore dalla STICTHING AAP – RESCUE CENTRE FOR EXOTIC ANIMALS, prestigioso centro di recupero che si trova in Olanda. Loro si incaricheranno dopo le valutazioni del caso di trovare sistemazione definitiva in un santuario dove saranno rispettate le loro esigenze etologiche. La AAP si impegna a non cedere le scimmiette a laboratori di vivisezione e chiede in cambio che il Comune firmi un contratto in cui si impegna a non ospitare più in nessun caso animali esotici nel suo territorio. Tutte queste valutazioni e procedure sono complesse e richiedono, per la sicurezza dei macachi, mesi di attenta preparazione e la presenza di veterinari ed etologi specializzati in primati.
Intanto altri animali stanno per partire: 4 caprette all’Oasi Be Happy di Scansano (partenza prevista per aprile 2016), altre due caprette saranno invece ospitate alla Fattoria della Pace Ippoasi di San Piero a Grado nel pistoiese. Il pony Paco è in partenza per il rifugio di Italian Horse Protection, lo struzzo Garibaldi partirà entro i prossimi mesi verso una delle oasi che hanno già dato la disponibilità ad accoglierlo;  per il bisonte si stanno ancora valutando delle destinazioni possibili.
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