Romania: stop alle uccisioni?

Romania: stop alle uccisioni?

ferito1Il massacro dei cani romeni ormai raggiunge cifre da capogiro. Sono oltre 10 mila le vittime della legge “ammazza-randagi”, che legalizza lo sterminio in tutto il paese.
Siamo tra le moltissime le associazioni animaliste che da tempo si battono perché questa legge venga ritirata e perché venga rispettato il Trattato di Lisbona, sia sul territorio romeno che presso gli organi istituzionali europei, attraverso petizioni lettere e proteste. Finalmente, il ricorso dell’ associazione animalista Vier Pfoten (Four Paws) presso la Corte d’appello di Bucarest ha ottenuto un primo traguardo lo scorso 20 giugno: la sospensione, in via formale, della legge e delle uccisioni fino al pronunciamento della Corte. Ma l’ASPA, il Dipartimento che ha in carico la gestione del randagismo nella città, ha totalmente ignorato questo divieto, continuando illegalmente le eutanasie. Sia il capo dell’Aspa, Razvan Bancescu, che il sindaco di Bucarest, Sorin Oprescu, considerano la sospensione della legge come un passo indietro, rispetto all’efficiente pulizia di randagi che negli ultimi sei mesi è stata operata sul territorio e hanno sollecitato la Corte a dare un veloce riscontro negativo a Vier Pfoten così da poter riprendere presto e senza impedimenti legali, il massacro.
Aiutiamo Vier Pfoten nella sua battaglia firmando qui la petizione.

E mentre l'Europa promette, la strage continua

E mentre l'Europa promette, la strage continua

randagioNonostante le rassicurazioni di qualche settimana fa del commissario europeo alla salute, Tonio Borg, restano ancora forti le disparità relative al trattamento degli animali da compagnia all’interno dell’Unione. Non esiste una vera e propria normativa che regoli davvero in Europa la protezione che di quelli che il Trattato di Lisbona definisce esseri senzienti, tanto che paesi come il nostro, si trovano a convivere con paesi come Spagna o Romania dove il problema dei randagi è risolto con l’eliminazione fisica, invece che con adeguate politiche di controllo delle nascite attuate attraverso la sterilizzazione. Senza ovviamente considerare la proliferazione nei paesi dell’est di allevamenti intensivi di cani e gatti di razza che vengono poi rivenduti con passaporti falsi, sui quali vengono riportate spesso vaccinazioni mai fatte e profilassi veterinarie inesistenti. Per questo le associazioni animaliste chiedono di affrontare il quadro normativo attuale e definirne uno comunitario e condiviso, che dia a tutti gli animali dell’unione gli stessi diritti. Insieme all’eurodeputato PD Andrea Zanoni, vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, abbiamo sottoscritto pochi giorni fa una lettera condivisa con altri 211 firmatari, fra associazioni e cittadini europei indirizzata al Commissario Ue Tonio Borg per proporre una soluzione alle violenze commesse sui randagi romeni. Lo scorso dicembre l’eurodeputato Zanoni si era recato personalmente in Romania, per chiedere che venissero applicate misure non violente per combattere il randagismo nel Paese, minacciando di interrompere il co-finanziamento europeo al progetto di eradicazione della rabbia, che sta attualmente generando una politica inefficace oltre che crudele. La lettera, inviata in copia alla Corte dei conti europea, all’Intergruppo sul Benessere e la Conservazione degli Animali del PE e al Direttore del settore G della DG SANCO “Affari veterinari e internazionali”, Bernard Van Goethem, è stata sottoscritta oltre che dal nostro Presidente Gian Marco Prampolini, anche da Teresa Rizzo, Presidente Associazione razza bastarda onlus, Alessandro Di Rienzo, Presidente Coordinamento Antispecista, Carla Rocchi, Presidente ENPA Ente Nazionale Protezione Animali, Massimo Pradella, Chairman International Organization for Animal Protection (OIPA), Gianluca Felicetti Presidente, LAV, Piera Rosati, Presidente Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), Solveig Boccatius, Rifugio-Canalba, Sara Turetta, Presidente Save the Dogs and Other Animals.