LUPI IN ALTO ADIGE: ANIMALI SALVI, NUOVA VITTORIA DELLE ASSOCIAZIONI AL TRGA (TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA)

LUPI IN ALTO ADIGE: ANIMALI SALVI, NUOVA VITTORIA DELLE ASSOCIAZIONI AL TRGA (TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA)

Sono salvi i due lupi che il presidente della Provincia autonoma di Bolzano avrebbe voluto abbattere in Val Venosta. Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa- sezione di Bolzano, in composizione collegiale, ha accolto anche l’istanza cautelare delle associazioni LEAL, Leidaa, Oipa e “Zampe che danno una mano”, sostenute “ad adjuvandum” dalla startup no-profit Green impact e rappresentate dall’avv. Rosaria Loprete, e quindi ha sospeso l’autorizzazione all’abbattimento firmata dal presidente della Provincia Arno Kompatscher. Per la discussione nel merito è fissata la data del 29 gennaio.
La prima sospensione dell’autorizzazione risale al 14 agosto scorso, quando il presidente del TRGA ha accolto l’istanza cautelare ante causam tempestivamente presentata dall’avvocato Loprete su mandato delle stesse associazioni.

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LEAL: “DELLA MORTE DELL’ANZIANO A BRESSANONE SI ACCUSA IL LUPO MA NOI  VOGLIAMO CHIAREZZA E PRESENTIAMO RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI”

LEAL: “DELLA MORTE DELL’ANZIANO A BRESSANONE SI ACCUSA IL LUPO MA NOI VOGLIAMO CHIAREZZA E PRESENTIAMO RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI”

LEAL sta presentando richiesta di accesso agli atti per conoscere la verità sulle cause della morte del 73enne disperso a Bolzano e poi trovato in fin di vita a Bressanone. LEAL vuole chiarezza se l’uomo, morto dopo il ricovero in ospedale, sia stato effettivamente aggredito da un animale e nel caso di quale specie. È assolutamente controproducente fare terrorismo nei confronti di una specie animale quando ancora non si conoscono i fatti e le dinamiche che hanno portato l’anziano alla morte.

Nel rispetto della morte dell’uomo, LEAL non accetterà che sulla base di questa morte si decida sullle sorti di una specie, tra l’altro protetta, come quella del lupo.
Il lupo è un animale schivo, e da predatore non riconosce l’uomo come preda pur dovendosi considerare il lupo sempre come un animale selvatico dal quale è dunque opportuno mantenersi a distanza, di norma esso è un animale elusivo che di per sé, non attacca l’uomo, non lo riconosce come possibile preda, bensì come una minaccia da cui allontanarsi velocemente. Dunque, in caso di incontro con l’uomo, nella maggior parte dei casi si dilegua senza manifestare alcun comportamento di aggressività. Ciò vale sia per lupi solitari che per gli esemplari che fanno parte di un gruppo famigliare/branco.

LEAL si propone di contrastare la narrazione allarmistica di chi fa propaganda politica sulla pelle di lupi e orsi con impostate fantasiose interpretazioni dei fatti ignorando l’etologia e la natura di questi selvatici.

Il terrore si trasmette alla cittadinanza complici i media. Queste fobie e costituiscono un serio pericolo per gli stessi animali che possono rimanere vittime di comportamenti scellerati da parte di improvvisati giustizieri.


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Lupi in Toscana e province di Trento e Bolzano: dopo le rivendicazione sulla loro uccisione si chiede chiarezza

Lupi in Toscana e province di Trento e Bolzano: dopo le rivendicazione sulla loro uccisione si chiede chiarezza

Le recenti dichiarazioni diffuse tramite agenzie di stampa in cui le Province autonome di Trento e di Bolzano e la Regione Toscana chiedono a Governo e Unione europea di poter gestire in autonomia i lupi, con la possibilità di abbattimenti selettivi in casi estremi, hanno suscitato l’indignazione di tanti cittadini e associazioni che tutelano i diritti degli animali.
LEAL FOTO LUPI
LEAL Lega Antivivisezionista e Progetto L.A.D.L. LE ALI DELLA LIBERTÀ sottolineano come queste istituzioni si sono infatti indiscutibilmente poste come esempi di etica nel rapporto Uomo Ambiente dinanzi a tutta l’Europa utilizzando fondi nazionali e della Unione Europea destinati al ripopolamento di questa particolare specie a rischio estinzione ed ora si arrogano unilateralmente ed a differenza di tutte le altre regioni italiane la libertà di uccidere degli esemplari di Lupo in base a un discrezionale giudizio di pericolosità.
“L’abbattimento locale – sottolineano Gian Marco Prampolini presidente LEAL e Myrta Bajamonte presidente L.A.D.L. in una nota congiunta alle Province autonome di Trento e di Bolzano e alla Regione Toscana – senza una politica comune con gli altri territori confinanti, risulta demagogica ed inutile se non francamente crudele, in spregio dell’art.544 bis Cp. È lapalissiano che la soppressione di un Lupo nella piccola realtà trentina nulla o poco risolverebbe alcun problema locale vista la contiguità di questa piccola provincia con gli altri territori nazionali. Va da sé che la uccisione anche di un solo Lupo sarebbe appunto solamente inutile e crudele, in spregio alle imperative leggi nazionali. Più coerente sarebbe stata una scelta protezionista in toto che non prendesse in alcun modo in considerazione l’abbattimento delle specie. Chiediamo inoltre di istituire un tavolo tecnico presso ognuna delle vostre sedi istituzionali all’interno del quale proporre soluzioni sostitutive a percorsi di abbattimento, quali sistemi di biologia e genetica applicata, che possano consentire eventuali controlli riproduttivi e determinazione degli esemplari maggiormente in grado di garantire la sopravvivenza della specie. Chiediamo inoltre come nostro diritto in quanto associazioni di tutela animali la documentazione relativa all’uso negli ultimi cinque anni di fondi comuni o nazionali volti al ripopolamento e reinserimento di esemplari della specie Canis Lupus Linnaeus sul rispettivo territorio e in ogni caso che attesti la ufficiale tracciabilità dei fondi da Voi ottenuti dalla Comunità europea per la protezione del Lupo”.


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Il Ministro Costa dice no al piano "Lupo e Orso" di Trento e Bolzano: è anticostituzionale

Il Ministro Costa dice no al piano "Lupo e Orso" di Trento e Bolzano: è anticostituzionale

Il Ministro Sergio Costa si esprime sul piano abbattimento lupi e orsi previsti da Trento e Bolzano, come informa una notizia Ansa.

“Il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, accelera sul Piano Lupo per evitare gli abbattimenti e conferma l’intenzione di impugnare i provvedimenti di Trento e Bolzano.
“Il Piano Lupo, che intendo portare prossimamente in Conferenza Stato Regioni escludendo il passaggio tutt’altro che utile sugli abbattimenti selettivi – annuncia il Ministro – conterrà le strategie, le misure e le azioni giuste per offrire una risposta concreta anche alle richieste dei territori di governare la coesistenza tra uomo e specie animali, tutelando economie e la biodiversità”.
→ Notizia Ansa

foto lupo per articolo leal trentino 2foto orso per articolo leal trentino.2Sergio Costa in una intervista al Corriere ha dichiarato: “Io come Ministro della Repubblica ho il dovere di intervenire. Quelle due leggi violano un principio costituzionale a seguito della approvazione da parte del Consiglio provinciale di Trento e quello di Bolzano dei provvedimenti per la gestione autonoma di orsi e lupi. Sono obbligato a chiedere l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale. Anche se mi domando: dobbiamo arrivare per forza a questo punto? Per questo chiedo ai due presidenti delle Province autonome di Trento e Bolzano se possono pensare di fare altrimenti. Per risolvere il problema dei lupi e degli orsi nelle loro Province autonome hanno come modo soltanto quello di abbatterli? Basta vedere il Piano Lupo elaborato dall’Ispra che è arrivato a un soffio dall’approvazione, ci sono ventidue azioni per regolare il rapporto uomo-lupo. Penso che sia il caso di guardarlo, una soluzione sicuramente lì si trova”.
Consapevole dell’anticostituzionalità del provvedimento, LEAL aveva da subito allertato i propri legali mentre alla luce dei recenti avvenimenti Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, sottolinea: “Abbiamo appreso con soddisfazione da interviste rilasciate che il Ministro Costa sta affrontando la situazione con determinazione e buon senso a tutela degli animali. Meritorie anche le sue intenzioni di inasprire le pene contro i bracconieri innalzando il livello dei reati, passando da contravvenzionali a delitto, prevedendo anche la reclusione e introducendo un programma di prevenzione che aumentando in modo significativo i controlli ostacoli il bracconaggio. Confidiamo che mantenga queste posizioni rigorose anche in futuro e ora attendiamo gli sviluppi”.


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