ANAGNI, NUOVE INDAGINI SULL’UCCISIONE DELLA CAPRETTA. LEAL SODDISFATTA: “LA TUTELA DEGLI ANIMALI È UN DIRITTO”

ANAGNI, NUOVE INDAGINI SULL’UCCISIONE DELLA CAPRETTA. LEAL SODDISFATTA: “LA TUTELA DEGLI ANIMALI È UN DIRITTO”

ANAGNI, NUOVE INDAGINI SULL’UCCISIONE DELLA CAPRETTA. LEAL SODDISFATTA: “LA TUTELA DEGLI ANIMALI È UN DIRITTO”

Il caso della capretta uccisa ad Anagni nell’agosto 2023 non è ancora chiuso. LEAL, insieme ad altre associazioni animaliste, si è opposta alla richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero e il Giudice per le indagini preliminari (GIP), dottoressa Ida Logoluso, ha accolto tale opposizione, disponendo nuove indagini per chiarire le circostanze del caso.

LEAL ha rivendicato il proprio diritto di opporsi all’archiviazione, sottolineando il ruolo di soggetto offeso in reati contro il sentimento per gli animali, come previsto dagli articoli 544-bis e 544-ter del Codice Penale. Il GIP ha riconosciuto la legittimità di tale opposizione, richiamando anche precedenti giurisprudenziali della Corte di Cassazione che confermano il diritto degli enti di protezione animale a intervenire in casi simili.

Secondo quanto emerso, il reato ipotizzabile in questa vicenda è quello di maltrattamento o uccisione di animali (articoli 544-bis e 544-ter c.p.), ma resta cruciale stabilire se la capretta fosse ancora in vita al momento delle violenze. È stata esclusa la possibilità di configurare altri reati, poiché il Codice Penale non prevede norme specifiche per atti compiuti su animali già deceduti.

Il giudice in data 19 febbraio 2025 ha ordinato una serie di ulteriori attività investigative mirate a determinare con maggiore precisione le condizioni della capretta prima e durante l’episodio e per chiarire i punti ancora oscuri della vicenda tra cui: l’acquisizione di nuove testimonianze dai dipendenti dell’agriturismo “Sant’Isidoro”, dove è avvenuto il fatto, per confermare se l’animale fosse vivo al momento dell’aggressione; l’analisi dei sei dispositivi sequestrati agli indagati, per verificare l’autenticità dei video già acquisiti e cercare eventuali nuovi elementi (foto, video o messaggi) risalenti alla sera del 27 agosto 2023 o ai giorni successivi.

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, commenta: “Un passo avanti nella tutela degli animali. La decisione del GIP è un importante passo avanti nella lotta contro i maltrattamenti. Ci auguriamo che la vicenda mantenga alta l’attenzione sull’importanza di pene più severe per i crimini contro gli animali, soprattutto laddove c’è discrezionalità da parte del giudicante. Questo caso rappresenta un banco di prova non solo per la giustizia italiana, ma anche per la sensibilizzazione verso i diritti degli animali. Auspichiamo che le nuove indagini possano fare piena luce sull’accaduto e garantire giustizia alla vittima innocente”.

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CASO DELLA CAPRETTA UCCISA A CALCI DA GIOVANISSIMI AD ANAGNI: DOPO L’OPPOSIZIONE DI ARCHIVIAZIONE DI LEAL È STATA FISSATA L’UDIENZA IN CAMERA DI CONSIGLIO

CASO DELLA CAPRETTA UCCISA A CALCI DA GIOVANISSIMI AD ANAGNI: DOPO L’OPPOSIZIONE DI ARCHIVIAZIONE DI LEAL È STATA FISSATA L’UDIENZA IN CAMERA DI CONSIGLIO

Il 29 agosto del 2023 si apprese la notizia che dei ragazzi che stavano festeggiando un compleanno in un agriturismo di Anagni attirarono una capretta di pochi mesi di vita che si avvicinò per avere attenzioni ma fu invece colpita con un calcio che la tramortì per il dolore. Il ragazzo incitato dal branco si accanì su di lei fino alla morte e anche oltre. Uno del gruppo filmò la scena e la diffuse sui social. La capretta alla fine fu caricata su una carriola e gettata oltre un muretto come un rifiuto in discarica abusiva.
Il proprietario dell’agriturismo e le Associazioni animaliste denunciarono i colpevoli.
A seguito della richiesta di archiviazione da parte del PM, LEAL con altre associazioni ha presentato opposizione all’archiviazione evidenziando la presenza di elementi più che sufficienti per poter procedere. È di oggi 7 ottobre la notizia che è stata fissata un’udienza in Camera di Consiglio durante la quale il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) esaminerà le argomentazioni delle parti coinvolte e deciderà se accogliere o meno la richiesta di archiviazione del PM.
LEAL sottolinea come il caso della povera capretta uccisa con tanta crudeltà e accanimento rappresenta uno tra i tanti episodi di violenza contro gli animali e ne evidenzia la questione legale che coinvolge diritti e responsabilità, con implicazioni significative per la legislazione sulla protezione degli animali in Italia.


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UCCIDONO UNA CAPRETTA A CALCI E POSTANO IL VIDEO SUI SOCIAL. LEAL DÀ MANDATO AI LEGALI PER DENUNCIA PER MALTRATTAMENTO E UCCISIONE DI ANIMA

UCCIDONO UNA CAPRETTA A CALCI E POSTANO IL VIDEO SUI SOCIAL. LEAL DÀ MANDATO AI LEGALI PER DENUNCIA PER MALTRATTAMENTO E UCCISIONE DI ANIMA

Durante una festa organizzata in un agriturismo dei ragazzi hanno torturato e seviziato e gettato da muretto una capretta di pochi mesi. Il crimine è stato filmata e oggi 29 agosto sono stati postati due video degli abusi sui social.

Questo ennesimo episodio di efferata violenza nei confronti di un animale è avvenuto ad Anagni (Frosinone).

I ragazzi sono già stati individuati e anche il proprietario dell’agriturismo ha sporto denuncia.

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL commenta. “I nostri legali stanno per depositare la denuncia per uccisione e maltrattamento di animali e ci costituiremo parte civile nel processo. Per fermare queste efferatezze gli strumenti a nostra disposizione sono la denuncia, l’impegno per ottenere leggi più severe che vengano poi applicate e la sensibilizzazione attraverso l’informazione e campagne sociali”.

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UCCIDONO UNA CAPRETTA A CALCI E POSTANO IL VIDEO SUI SOCIAL. LEAL DÀ MANDATO AI LEGALI PER DENUNCIA PER MALTRATTAMENTO E UCCISIONE DI ANIMALE

Durante una festa organizzata in un agriturismo dei ragazzi hanno torturato e seviziato e gettato da una finestra una capretta di pochi mesi. Il crimine è stato filmata e oggi 29 agosto sono stati postati due video degli abusi sui social.

Questo ennesimo episodio di efferata violenza nei confronti di un animale è avvenuto ad Anagni (Frosinone).

I ragazzi sono già stati individuati e e anche il proprietario dell’agriturismo ha sporto denuncia.

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL commenta. ” I nostri legali hanno già depositato la denuncia per uccisione e maltrattamento di animali e si costituirà parte civile nel processo. Per fermare queste efferatezze gli strumenti a nostra disposizione sono la denuncia, l’impegno per ottenere leggi più severe che vengano poi applicate e la sensibilizzazione attraverso l’informazione e campagne sociali.

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