ANIMALISMO: STOP ALLE BOTTICELLE PER LE VIE DI ROMA, POSSONO CIRCOLARE SOLO IN VILLE PARCHI. LEAL: “NON CI BASTA DEVONO ESSERE ABOLITE”. VERGOGNA ROMA!

ANIMALISMO: STOP ALLE BOTTICELLE PER LE VIE DI ROMA, POSSONO CIRCOLARE SOLO IN VILLE PARCHI. LEAL: “NON CI BASTA DEVONO ESSERE ABOLITE”. VERGOGNA ROMA!

Niente più botticelle, le tradizionali carrozze trainate da cavalli

per le strade di Roma, potranno circolare solamente nei parchi cittadini e nelle ville storiche. Lo prevede il nuovo Regolamento sulla Trazione Animale approvato dall’Assemblea capitolina. Una vera delusione. Quanti cavalli a Roma si sono visti stramazzare a terra con la bava alla bocca? Quanti cavalli scivolare e ferirsi incitati da vetturini arroganti? Dopo 20 anni di proteste, battaglie legali e dopo decine di animali morti e abbattuti si è riusciti a spostare i cavalli dalle trafficate del centro cittadino alle ville e parchi. Lì potranno essere costretti a continuare a svolgere il loro “servizio” con le botticelle. Il principio è quello del rispetto di ogni specie vivente e dello sfruttamento animale che non ci deve permette di gioire di un miglioramento delle condizioni: i cavalli rimangono le vittime. Animali sfruttati che a dispetto delle loro indole libera e fiera e del loro spirito gregario devono vivere legati alle carrozze, esposti a climi estremi come se fossero dei taxi viventi. In molti luoghi e città italiane, fra le quali Verona, le carrozze trainate da cavalli sono state abolite e sostituite da carrozze elettriche.

Non possiamo certamente esultare per questa che non è una vittoria ma una grande sconfitta del buonsenso e della civiltà che passa dal rispetto. Non vedremo i cavalli percorrere le vie del centro e scansati dalle auto ma li sapremo schiavi e privati della loro libertà nei parchi. Dalla giunta capitolina ci saremmo aspettati qualcosa di diverso.

 LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

La protesta di LEAL a Firenze: cittadini e turisti solidali alla causa abolizionista delle carrozze trainate da cavalli

La protesta di LEAL a Firenze: cittadini e turisti solidali alla causa abolizionista delle carrozze trainate da cavalli

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Come anticipato anche sui social, la scorsa domenica 17 luglio, LEAL ha organizzato un presidio a Firenze per chiedere l’abolizione delle carrozze trainate da cavalli. Bruna Monami, responsabile di LEAL Arezzo, Giulia Fiori e Fabiana Russo D’Andrea hanno coinvolto anche di altri movimenti e associazioni per i diritti degli animali e distribuito materiale informativo sullo sfruttamento dei cavalli in queste condizioni costretti a trainare carrozze pesantissime per molte ora al giorno e a ogni temperatura senza poter scegliere. Molti cittadini e turisti si sono dimostrati sensibili alla sofferenza dei cavalli e si sono fermati per chiedere informazioni e prendere contatti con le associazioni per essere aggiornati sulla protesta. I media locali hanno riportato le ragioni degli attivisti in difesa dei cavalli sfruttati; presente anche Rai TG Regione.

Info: Bruna Monami
vicepresidente LEAL LEGA ANTIVIVISEZIONISTA
tel. 347 6192617
lealarezzo@gmail.com

Mobilitazione contro l'utilizzo dei cavalli per le carrozzelle a Firenze

Mobilitazione contro l'utilizzo dei cavalli per le carrozzelle a Firenze

LEAL scende in piazza a Firenze domenica 17 luglio per chiedere l’abolizione dei “fiaccherai” e per sostenere un diverso modo di vedere la città con altri mezzi e senza sfruttare i cavalli. L’evento è organizzato da Bruna Monami, responsabile di LEAL Arezzo, Giulia Fiori e Fabiana Russo D’Andrea e ha l’adesione anche di altri movimenti e associazioni per i diritti degli animali.
Il ritrovo è in piazza S. Lorenzo alle ore 18.00 e il corteo, con cartelli e striscioni, percorrerà: Borgo S. Lorenzo, via Cerretani, via del Pescioni, via dei Pecori, via Roma per finire in piazza della Repubblica. Saranno distribuiti a cittadini e turisti dei volantini che spiegano la sofferenza e l’abuso che subiscono i cavalli costretti a trainare le carrozze per molte ore al giorno e con ogni clima.
Firenze_carrozzella_rovesciataMalgrado il regolamento di tutela animale cittadino, che oggi contiene una sezione aggiuntiva dedicata ai cavalli, reciti all’art. 43: Limitazioni all’uso, comma 3 “È vietato sottoporre l’animale ad attività di trasporto quando la temperatura ambiente sia superiore a 35° (gradi centigradi) all’ombra” questi animali vengono costretti a lavorare o stazionare in attesa di turisti senza alcun riparo e ad ogni temperatura e come riportano le cronache cittadine sempre più cavalli soffrono di malori e si ribellano al caldo imbizzarrendosi e rovesciando la carrozzella, come recentemente accaduto in piazza della Signoria.
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