6 Nov, 2022
Poco prima dell’inaugurazione di Fieracavalli a Verona il cavallo Tango è scivolato, pare a causa dello scarso fondo al passaggio per i cavalli e nel box. Questo incidente gli ha causato una frattura alla tibia che ha fatto optare per l’eutanasia. L’incidente non ha impedito in alcun modo lo svolgimento della manifestazione ed è stato messo per quanto possibile sotto silenzio dell’ente fieristico e dagli organizzatori.
Dell’incidente non rimane che la rovinosa caduta, la frattura e un dolore insopportabile placato dall’iniezione mortale che ha fatto chiudere gli occhi di Tango per sempre.
I cavalli durante la kermesse sono esibiti come oggetti in vetrina, infastiditi dalle voci e dalle carezze di insensibili appassionati. Se potessero scegliere vivrebbero liberi in branco invece che assoggettati a comandi umani e imbrigliati in contesti che non rispettano il loro diritto alla libertà.
Come se non bastasse anche per questa edizione erano previsti spettacoli equestri: passi di danza e acrobazie a tempo di musica, insomma un deprecabile “circo” riservato ad un pubblico pagante e privo di discernimento.
I cavalli sono tra le specie animali più abusate e maltrattate dell’uomo e in queste circostanze vengono esibiti come trofei. Questo genere di manifestazioni non fa che legittimare e certificare sfruttamento, mercificazione, dominio e abuso. I cavalli non sono macchine da corsa o da lavoro né attrezzi sportivi. Invitiamo le persone e i potenziali visitatori ad un maggior spirito critico ed empatia e a boicottare questo genere di manifestazioni.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI
❤️SOSTIENI LEAL❤️
LEAL Lega Antivivisezionista
▶️C/C Postale Versamento su C/C n°12317202
▶️Bonifico Bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
▶️Pay Pal https://leal.it/donazioni/
➡️https://leal.it/5-per-mille/
13 Nov, 2016
Si conclude oggi, domenica 13 novembre, Fieracavalli a Verona, un evento famoso quanto anacronistico che sottolinea ogni anno come l’umano sfrutti in ogni modo gli equidi: come carne, per correre forse dopati nei palii, nelle corse su strade asfaltate per scommesse clandestine, negli ippodromi, dove invece, gare e scommesse sono legali ma ingiuste e immorali e i cavalli considerati come “slot machine”. Nei circhi o durante alcune gare i cavalli, ridicolmente agghindati si esibiscono in pericolosi dressage o “balletti” che li costringono a posizioni scomode, dolorose e innaturali. Nei centri ippici i cavalli vengono lucidati come soprammobili o come se fossero delle fuoriserie e come tali considerati, fermi e chiusi solitari in box. Quando poi vengono fatti muovere sono costretti a pericolosi esercizi di salto che li portano a fratture gravi e problemi ortopedici. Oppure si devono guadagnare la vita trainando carrozze o facendosi montare da umani paganti e convinti di praticare uno sport, in questi casi camminano noiosamente sempre in tondo su una pista per intere giornate. La manifestazione di Verona non è che il “mercato dei cavalli” e rimane una vergognosa palestra di dominanza che legittima federazioni, allevatori, compratori che sul cavallo puro, bello e di razza puntano tutto il loro business e lauti guadagni un vero e proprio sfruttamento come dimostra il comunicato stampa diffuso dagli organizzatori.
Sono ormai note ai più le posizioni di chi difende i diritti degli animali che si fanno portavoce di quella che è la sofferenza degli equini che con tanto di morso, sella, speroni ai fianchi e dolorosa ferratura agli zoccoli si prestano a far divertire umani e che causano incidenti anche ai cavalli. A questo proposito è di ieri la notizia di come a Milano sia stata sospesa una gara all’ippodromo di San Siro, per la caduta di tre cavalli e di come nessuno si preoccupi del loro stato di salute ma sulla stampa di lasci spazio solo alle condizioni dei fantini (→ leggi l’articolo repubblica.it).
Vogliamo anche ricordare con grande tristezza il povero cavallo Startschuss che è stato percosso a morte dal suo fantino, l’irlandese Kevin Thornton. Il fatto è accaduto il 10 ottobre scorso in Francia all’ippodromo di Cagnes sur Mer; il cavallo era nato nel 2008 ed è collassato sotto i colpi di una frusta da dressage dopo essere stato costretto a un lungo galoppo sulla pista.
Chi ama davvero il cavallo rispetta la sua vita sociale e lascia che sia libero con i suoi simili, non lo ferra, non lo monta ma diventa il suo migliore amico facendo a piedi delle passeggiate, rispettandone umori e benessere allo stato brado. Infatti, il cavallo si muove in branco, non è rasato o ferrato e il fango che eventualmente lo ricopre lo ripara dal freddo, dal vento e dagli insetti. Il cavallo che vive libero senza strumenti di tortura in spazi aperti e in paddock è sicuramente un cavallo felice (→ leggi l’articolo sul nostro sito “… povero anche il cavallo”). Silvia Premoli
SEGUI LEAL VIA EMAIL Per non perdere nessuna notizia pubblicata sul sito leal.it ti invitiamo a lasciare il tuo indirizzo email al link seguente (attenzione: per aggiornamento del nostro database, l’invito a registrarsi è rivolto anche a chi è già iscritto alla nostra newsletter). Riceverai gratuitamente in anteprima nella tua casella di posta tutte le notizie pubblicate sul sito: → SEGUI LEAL VIA EMAIL ISCRIVITI ADESSO!