LEAL PRESENTE AL CORTEO “Io non sono STATO”

LEAL PRESENTE AL CORTEO “Io non sono STATO”

SABATO 14 OTTOBRE A PAVIA CORTEO A SOSTEGNO DEL RIFUGIO CUORI LIBERI E DI TUTTI I SANTUARI

LEAL presente al corteo a condanna della gravissima vicenda del 20 settembre presso il rifugio Cuori Liberi di Sairano (PV), dove sono stati uccisi 9 maiali a sangue freddo, ha scioccato l’Italia intera uscendo dai confini nazionali per fare il giro del mondo. Quanto accaduto rafforza il movimento per i diritti degli animali a chiedere giustizia per i suini barbaramente uccisi e per tutti gli attivisti che hanno cercato di proteggerli ricevendo manganellate, spinte, schiaffi, offese verbali e derisione. Questa tragica vicenda può rappresentare un precedente per ulteriori gravi violazioni nei rifugi di animali italiani, luoghi di amore, cura e protezione che noi vogliamo difendere da ogni forma di abuso, violenza e morte. Non possiamo accettare ciò che è accaduto e vogliamo che non si ripeta mai più. Per questo il movimento animalista si mobilita in modo massiccio anche a Pavia dove c’è la sede di ATS e luogo della strage.

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

Ph Bruno Stivicevic e Daniele Carboni

LEAL: ACCESSO AGLI ATTI PER I MAIALI DEL RIFUGIO CUORI LIBERI UCCISI

LEAL: ACCESSO AGLI ATTI PER I MAIALI DEL RIFUGIO CUORI LIBERI UCCISI

LEAL: ACCESSO AGLI ATTI PER I MAIALI DEL RIFUGIO CUORI LIBERI UCCISI ore del mattino polizia e i veterinari Ats hanno forzato gli ingressi presidiati da decine di attivisti del Rifugio Cuori Liberi di Zinasco (Pavia).

Gli attivisti hanno documentato e denunciato le violenze subite durante l’intrusione

Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, ha incaricato i legali di presentare un’istanza di accesso agli atti per ottenere copia del verbale e capire le modalità dell’uccisione e se sono stati rispettati tutti i protocolli e se sono state rispettate le norme di biosicurezza da parte di operatori e forze dell’ordine.

LEAL si riserva di valutare la possibilità di depositare un esposto o una denuncia querela” precisa Prampolini, “Quanto è accaduto stamattina è la punta dell’iceberg della strage di suini avvenuta nella zona: si parla di 34 mila animali uccisi con il gas. Per i suini ospiti di Cuori Liberi, salvati da maltrattamenti e non destinati alla filiera della carne, era stato chiesto di avere tempo per valutare il loro stato di salute ed eventuale contagio, nel pieno rispetto della profilassi e dei protocolli di biosicurezza. Come LEAL non possiamo che combattere a fianco dei responsabili del rifugio e degli attivisti contro le logiche di sfruttamento e profitto sulla pelle degli animali.

Nella giornata di ieri LEAL è stata firmataria di una lettera congiunta inviata alle Istituzioni, per chiedere la salvezza degli animali, pochi e isolati dall’esterno con rigorose misure di biosicurezza in cui dodici associazioni attive nell’ambito della protezione animale tra le più rappresentative a livello nazionale (*) hanno inviato un’istanza urgente al Commissario straordinario per la Psa e ai responsabili di settore del Ministero della Salute, della Regione Lombardia e dell’Ats di Pavia, nonché al sindaco di Zinasco.

*Le associazioni firmatarie della lettera aperta sono: Animal Equality Italia, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, LAC – Lega Abolizione Caccia, Last Chance for Animals, LAV – Lega Antivivisezione, LEAL, LEIDAA, LNDC Animal Protection e OIPA Italia.

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

LEAL DENUNCIA I MALTRATTAMENTI IN UN ALLEVAMENTO DI MUCCHE A RIVANAZZANO (PAVIA) E CHIEDE IL SEQUESTRO DEI BOVINI

LEAL DENUNCIA I MALTRATTAMENTI IN UN ALLEVAMENTO DI MUCCHE A RIVANAZZANO (PAVIA) E CHIEDE IL SEQUESTRO DEI BOVINI



LEAL DENUNCIA I MALTRATTAMENTI IN UN ALLEVAMENTO DI MUCCHE A PAVIA E CHIEDE IL SEQUESTRO DEI BOVINI Una vita di stenti quella delle mucche dell’allevamento del podere “Il Santo” a Rivanazzano Terme (Pavia) un allevamento di vacche autoctone di razza Varzese secondo le comunicazioni verificate fin dai primi di gennaio alla sede di LEAL. Le segnalazioni documentavano la condizione di mucche stremate dalla fame e decedute e di mucca lasciata agonizzare immersa nel fango, senza soccorsi e senza acqua. LEAL, ha presentato una denuncia contro ignoti presso la Procura della Repubblica di Pavia, a seguito della quale il magistrato ha delegato le Forze dell’Ordine a svolgere accertamenti di polizia giudiziaria; sul caso pendono indagini penali.
Come documentano le immagini integrate alla denuncia-querela per il reato di maltrattamento animale depositata presso la Procura del Tribunale di Pavia, i bovini, una ventina di individui adulti e due vitelli, hanno un profilo sanitario grave: sono defedati e in condizioni di estrema magrezza a causa del mangime inadatto e privo di nutrienti che viene loro somministrato ormai da mesi e dalla comprovata difficoltà ad accedere agli abbeveratoi. La denuncia tra l’altro evidenzia come il reato di maltrattamento di animali sia punito in base all’art. 544 ter c.p. e come sia previsto un aumento della pena nel caso in cui da tali fatti derivi la morte dell’animale.
LEAL auspica che venga disposto il sequestro e si rende disponibile a collaborare con l’Amministratore Fiduciario per creare sinergie affinché agli animali vengano assicurate le condizioni di vita ottimali in base alle esigenze etologiche della specie. Sono sempre più numerosi i casi di mala gestione di varia natura negli allevamenti zootecnici. Inadempienze a trascuratezze inaccettabili dal punto di vista etico e sanitario a contrasto delle quali la nostra associazione si batte anche seguendo i casi segnalati”.

LEAL ha aperto una sottoscrizione di fondi per chi volesse contribuire alle cure e al mantenimento degli animali. Le coordinate per le donazioni sono specificate al link https://leal.it/donazioni/

LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

Banchetto di solidarietà a Pavia il 29 marzo

Banchetto di solidarietà a Pavia il 29 marzo

kitten4Sabato 29 marzo la sezione di Pavia sarà di nuovo in piazza, precisamente in Piazzale Minerva (lato chiosco fioraio) dalle 9 alle 17 per raccogliere cibo destinato sia alla colonia felina a Giovenzano (PV), che ad una situata nel centro di Pavia. Continuerà anche questo sabato la raccolta firme contro la zooerastia. Vi invitiamo perciò a venirci a trovare!
Infine ci segnalano da Pavia, che avrebbero bisogno di volontari. Chiunque fosse disponibile a dare una mano può contattare la nostra responsabile di sezione Jessica Donvito all’indirizzo: jessica.donvito@hotmail.it oppure su Facebook.

Sabato 22 marzo raccolta firme contro la zooerastia a Pavia

Sabato 22 marzo raccolta firme contro la zooerastia a Pavia

sad dog4La sezione Leal di Pavia sarà presente sabato 22 marzo dalle 9.00 alle 17.00 in Corso Cavour (sotto i Portici Varesina) per promuovere la raccolta firme contro la zooerastia promossa da FederFIDA Onlus. La petizione partita nel maggio del 2013 ha già raggiunto le 23 mila adesioni, ma l’obiettivo finale da raggiungere di 100 mila firme è ancora lontano. In psicopatologia, con zoofilia eroticabestialismo o, più tecnicamente, zooerastia si designa la pratica parafiliaca umana di accoppiarsi o avere rapporti sessuali con animaliPurtroppo il fenomeno è tutt’altro che isolato. Secondo quanto riportato da FederFIDA solo in Italia nel 2010 sono stati segnalati 22.300 annunci online di ricerca e offerta di sesso con animali, di cui 12.000 pubblicizzati con link free, cioè accessibili a tutti, bambini compresi. Nel nostro Paese di fatto non esiste una legge specifica che condanni questa pratica, ma viene inclusa nella legge contro il maltrattamento degli animali che al Art. 544-ter. – (Maltrattamento di animali) recita chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale. Non esiste, quindi, una norma specifica ed esplicita che condanni lo stupro sugli animali. La situazione, poi, nel resto d’Europa è piuttosto varia: in Svezia è entrata in vigore quest’anno una legge apposita che vieta la pratica, ma ci sono Paesi come la Danimarca, dove l’accoppiamento con gli animali è legale, e addirittura si autorizza l’apertura di bordelli di questo tipo. E mentre in Germania un’associazione di zooerasti (la Zeta) protesta contro la recente messa al bando di attività sessuali personali o prestazione a terzi per attività sessuali che costringe gli animali stessi a comportarsi in modi non appropriati alla loro specie, modificando così una legge del 1969 che ne sanciva la legalità, ci sono altri paesi come gli Stati Uniti che hanno depenalizzato lo stupro sugli animali condotto da militari (perché, poi, dovrebbe essere meno grave è tutto da chiarire – ndr) o Paesi come la Malesia, dove gli orango vengono fatti prostituire chiusi in gabbia alla portata dei clienti che ne vogliono e possono abusare liberamente. La petizione promossa da FederFIDA, a cui Leal si associa, chiede al Parlamento Europeo che la zooerastia diventi reato per tutti i Paesi dell’unione. Per maggiori informazioni potete consultare il volantino informativo presente sul sito di FederFIDA o scaricare il modulo di raccolta firme.

Il banchetto di sabato prossimo sarà anche l’occasione per raccogliere cibo da destinare a una colonia di gatti situata in provincia di Pavia.