Stampa il modulo di raccolta firme contro la corrida e i finanziamenti UE e fai firmare a quante più persone possibile

Stampa il modulo di raccolta firme contro la corrida e i finanziamenti UE e fai firmare a quante più persone possibile

SAPEVI CHE CON I TUOI SOLDI DI CITTADINO EUROPEO FINANZI GLI ALLEVAMENTI DI TORI DA COMBATTIMENTO?
Corrida_Petizione_Questa vergogna non viene certo pubblicizzata. La corrida da sola muove un giro di affari milionario: solo con i biglietti delle manifestazioni entrano nelle casse statali spagnole circa 300 milioni di euro all’anno.
I NUMERI DELLA CORRIDA
Ogni anno sono più di 10.000 i tori uccisi in questo genere di manifestazioni nella sola Spagna (le corride e altri spettacoli di tauromachia sono praticati anche in Portogallo, in Francia e in molti Paesi dell’America Latina).
Si stima che gli eventi di tauromachia in Spagna sono circa 6.000 all’anno, quasi 2.000 le corride. Di queste ultime, la maggior parte si svolge nelle regioni di Castilla-La Mancha (380 all’anno), Andalucia (360 all’anno) e Castilla y Leòn (330 all’anno). Nella sola capitale, Madrid, ogni anno avvengono ben 280 manifestazioni legate alla tauromachia. Circa il 90% di questi massacri a cielo aperto viene finanziato con denaro pubblico.
Ma le corride in Spagna sono una goccia in questo sanguinoso oceano, dal momento che i tori uccisi nello stato iberico rappresentano circa il 5% dei tori uccisi nel mondo ogni anno per divertimento.
IL TORO È UN PACIFICO RUMINANTE TORTURATO IN MODO SADICO E ATROCE.
IL TORO PRIMA DI ENTRARE NELL’ARENA:

– viene tenuto al buio, sottoposto a droghe e purghe per indebolire le sue forze
– viene percosso sulle reni con sacchi di sabbia
– gli viene cosparsa trementina sulle zampe per impedirgli di star fermo
– gli viene messa vaselina negli occhi per annebbiargli la vista
– gli viene infilata della stoppa nelle narici e nella gola per impedirgli di respirare
– gli vengono conficcati aghi nelle carni
Il torero “matador” spinge il toro verso il torero a cavallo “picador” che ha il compito di infligge ripetutamente dietro il collo dell’animale un’asta chiamata pica (un arpione di legno con una punta uncinata di metallo), per indebolirlo ed impedirgli di muovere la testa.
Poi giunge il turno dei “banderilleros“, che conficcano nel corpo dell’animale già stremato e sanguinante una serie di banderillas, dei piccoli arpioni di legno coperti di carta colorata dotati di un rampone per attaccarsi al dorso del toro ed aumentare il sanguinamento. Il toro viene colpito ripetutamente dalla spada che provoca sempre più gravi emorragie polmonari che soffocano l’animale.
In conclusione è il momento dello show del matador, che istiga il toro con la famosa muleta, il drappo color rubino. Il macabro gioco continua finché il toro non si inginocchia a terra, sfinito e in preda ad un’atroce sofferenza.
Con un gesto teatrale dunque il matador conficca la spada tra le scapole dell’animale, uccidendolo tra gli applausi della folla.
IL TORO QUANDO ESCE DALL’ARENA:
– viene trascinato via, spesso ancora agonizzante e paralizzato, ma cosciente
– ancora vivo, gli vengono tagliate coda e orecchie, macabri trofei di un’ingiusta vittoria.
Anche i cavalli, spesso vecchi e malati, feriti, con le corde vocali tagliate, gli occhi bendati, sono vittime della corrida. A volte sventrati e rapidamente ricuciti, vengono riportati nell’arena e finiscono agonizzanti senza che nessuno si curi di loro quando ormai non servono più.
Le corride sono attivamente sostenute da centinaia di persone definite dagli animalisti spagnoli Mafia Taurina. Questa mafia non ha scrupoli nello sfruttare la sofferenza degli animali per scopi puramente economici. Per imporre alla Spagna, all’Europa e al mondo questi orrendi spettacoli la Mafia Taurina presenta la corrida come arte, folklore, tradizione popolare, ottenendo il consenso della “cultura ufficiale” e del Governo spagnolo, aprendo Scuole di Tauromachia per giovanissimi, organizzando e incoraggiando spettacoli comico-taurini in cui nani, scimmie, scimpanzé, torturano a morte vitellini con lo scopo di “divertire” i bambini rendendoli crudeli e indifferenti al sangue ed alla sofferenza.
COSA PUOI FARE PER AIUTARE LEAL A FERMARE QUESTO ORRORE?
LEAL ha depositato al Parlamento Europeo una petizione contro la corrida e i finanziamenti UE, il testo della petizione è stato tradotto anche in inglese, francese e spagnolo.

→ Clicca qui per scaricare il testo della petizione in it/en/fr/es
→ Clicca qui per scaricare il modulo per la raccolta firme in it/en/fr/es

PUOI INVIARE LE FIRME RACCOLTE IN BUSTA CHIUSA A:
SEDE LEAL, VIA SETTALA 2, 20124 MILANO
OPPURE CONSEGNARLE PREVIO APPUNTAMENTO
IN SEGRETERIA LEAL TEL 02.29401323 (ZONA MM PORTA VENEZIA).
Le firme raccolte saranno consegnate da rappresentanti LEAL e dall’europarlamentare M5S Eleonora Evi al Parlamento Europeo.
L’Onorevole Eleonora Evi fa parte della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo e oltre ad essere convinta antitaurina si spende per la causa animale.


LEAL_5x1000_animata_det → IL TUO 5×1000 A LEAL C.F. 80145210151 
 
 → SOSTIENI LEAL: DONA ORA! 

EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:
LEAL Lega Antivivisezionista, via L. Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE o BORSA DI STUDIO RICERCA METODI SOSTITUTIVI”

MODALITÀ DI VERSAMENTO
. tramite C/C Postale 12317202
. bonifico bancario Codice Iban: IT48U0335901600100000061270
. PayPal – online

LEAL DA 40 ANNI SI BATTE PER L’ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE E DAL 1981 FINANZIA LA RICERCA SENZA ANIMALI. Grazie al sostegno di medici e ricercatori antivivisezionisti si può contare su una ricerca etica e scientificamente attendibile che salvaguardi la vita di uomini e animali.
MA SERVONO FONDI PER FINANZIARE I METODI SOSTITITUTI CHE NON USUFRUISCONO DI SOVVENZIONI PUBBLICHE. AIUTA LEAL A SOSTENERE LA RICERCA SENZA ANIMALI! 

Rinuncia a olio di palma e biodiesel, salva gli oranghi!

Rinuncia a olio di palma e biodiesel, salva gli oranghi!

In ogni litro di carburante ci sono olio di palma, colza, grano o barbabietola: la UE impone queste miscele. La coltivazione di olio di palma causa gravi danni ambientali. Nel Borneo, la popolazione di oranghi si è ridotta di 100.000 unità. La UE sta discutendo la sua futura politica in materia di bioenergia.
orango_borneo
Le foreste tropicali del mondo vengono distrutte e sostituite da monocolture destinate alla produzione di biocarburanti. L’abbattimento delle foreste rilascia grandi quantità di carbonio nell’atmosfera. Anche gli studi commissionati dalla UE arrivano a questa conclusione. Il biodiesel dell’olio di palma rilascia tre volte più emissioni nocive per il clima rispetto al diesel fossile.
La superficie dedicata alla produzione di biocarburanti per la UE copre 8,8 milioni di ettari (dimensione dell’Austria!). Due terzi di questi sono al di fuori della UE. Nel sud-est asiatico, le piantagioni di palma per il biodiesel europeo si estendono per 2,1 milioni di ettari, secondo il rapporto UE. Oranghi, tigri, rinoceronti ed elefanti perdono il loro habitat.
Nel 2016, le auto dei 28 Stati membri hanno bruciato 22 miliardi di litri di biocarburante. Secondo i piani della Commissione Europea, le auto continueranno a trasportare nei loro serbatoi cibo convertito in biodiesel ed etanolo. Quasi la metà dell’olio di palma che importa ogni anno (2,4 milioni di tonnellate nella UE) è destinato alla produzione di biodiesel.
Nel 2017, il Parlamento Europeo ha votato a maggioranza assoluta contro le importazioni di olio di palma per la produzione di biocarburanti da oli vegetali prodotti in seguito all’abbattimento delle foreste tropicali. In questo modo chiede alla Commissione Europea di proibire per legge entro il 2020 l’uso dell’olio di palma nei biocarburanti.
Ora abbiamo l’opportunità di cambiare la nefasta politica dell’Unione Europea sulle mete dei biocarburanti: la Commissione, il Parlamento e il Consiglio dei Ministri discutono della politica energetica fino all’anno 2030.
LEAL FIRMA E PROMUOVE LA PETIZIONE
→ Rinuncia a olio di palma e biodiesel, salva gli oranghi!


LEAL_5x1000_animata_det → IL TUO 5X1000 A LEAL C.F. 80145210151 
 
 → SOSTIENI LEAL: DONA ORA! 

EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:
LEAL Lega Antivivisezionista, via L. Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE”

MODALITÀ DI VERSAMENTO
. tramite C/C Postale 12317202
. bonifico bancario Codice Iban: IT48U0335901600100000061270
. PayPal – online

Il nostro pianeta è la discarica della plastica che invade l'aria, l'acqua potabile e il nostro cibo

Il nostro pianeta è la discarica della plastica che invade l'aria, l'acqua potabile e il nostro cibo

Nella civile Europa solo il 30% dei rifiuti in plastica viene riciclato: imballaggi in pet, frutta e verdura confezionate, vestiti riempiono di plastica le nostre vite e le nostre case. L’Unione Europea vuole risolvere il problema senza ridurre l’uso della plastica ma con questa petizione che LEAL firma e diffonde se ne chiede l’abolizione.
FIRMA LA PETIZIONE
→ Noi affoghiamo nella plastica: la UE deve attivarsi
LEAL AMBIENTE SOMMERSI PLASTICA E PETIZIONE
Gli esseri umani producono 322 milioni di tonnellate di plastica ogni anno: in 20 anni questa cifra raddoppierà secondo le stime dell’Unione Europea. Le materie plastiche sono economiche, molto versatili e difficilmente biodegradabili. E proprio quest’ultima caratteristica è la causa di enormi problemi ecologici. Vengono generati enormi quantità di rifiuti di plastica che devono essere riutilizzati o smaltiti. Sebbene vi siano raccolte selettive, zone adibite al riciclaggio e contenitori appositi, il 70% dei rifiuti di plastica finisce negli inceneritori e nelle discariche o in natura. Circa 25 milioni di tonnellate di plastica ogni anno inquinano fiumi, mari e spiagge in tutto il mondo. Il Danubio trascina ogni anno 1.533 tonnellate di plastica nel Mar Nero. È l’equivalente di 150 camion della spazzatura, sebbene il rapporto includa solo pezzi di plastica di medie dimensioni. Nel frattempo, le particelle di plastica invadono l’aria, l’acqua potabile e il nostro cibo.
Questa la conclusione alla quale è giunta la Commissione Europea, che vuole risolvere il problema attraverso la sua strategia di contrasto presentata il 16 gennaio 2018. Per quanto sia possibile, è discutibile: non contiene misure concrete per evitare o ridurre l’uso della plastica. Infatti, fino al 2030, tutti i contenitori di plastica devono poter essere riutilizzati o riciclati. Ma la soglia di riciclaggio dovrebbe arrivare almeno al 55%. Non si riutilizzano o riciclano contenitori in pet che potrebbero essere adatti a questo. Alcuni vengono bruciati o usati per produrre fibre tessili e plastiche inferiori.


LEAL_5x1000_animata_det → IL TUO 5X1000 A LEAL C.F. 80145210151 
 
 → SOSTIENI LEAL: DONA ORA! 

EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:
LEAL Lega Antivivisezionista, via L. Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE”

MODALITÀ DI VERSAMENTO
. tramite C/C Postale 12317202
. bonifico bancario Codice Iban: IT48U0335901600100000061270
. PayPal – online

LEAL firma e sostiene la petizione per preservare le foreste protette dalle estrazioni minerarie

LEAL firma e sostiene la petizione per preservare le foreste protette dalle estrazioni minerarie

Il nuovo governo del Ghana ha iniziato il suo mandato nel gennaio 2017 ed è, secondo l’ambientalista Daryl Bosu, più determinato del suo predecessore a sfruttare le risorse minerarie del paese: “Il presidente Akufo-Addo del New Patriotic Party (NPP) ha fatto molte promesse politiche ed economiche durante la campagna elettorale. Il contratto firmato con la Cina deve ora permettergli di mantenerle”. La popolazione è stata informata di questo accordo solo dai media. Ad esempio, nel luglio 2017, il portale ghanese online Joy ha riportato che il vicepresidente Mahamudu Bawumia ha affermato che i due Paesi avevano firmato un contratto da 15 miliardi di dollari per progetti infrastrutturali, di cui 10 investiti dalla China Railway International Group nel settore della bauxite. “Abbiamo un’incredibile quantità di risorse minerarie – ha affermato Gideon Boako, consulente economico di Bawumia, ai media -. Il Ghana ha 960 milioni di tonnellate di depositi di bauxite del valore di 460 miliardi di dollari. Costruiremo raffinerie e ferrovie per trasportare la bauxite e tutto il resto”.
Gli ecologisti di tutto il mondo e il popolo del Ghana sono preoccupati: “Le nostre foreste protette saranno trasformate in zone minerarie desertiche e il fango rosso proveniente dalle raffinerie di alluminio contaminerà terreni e corsi d’acqua – afferma Bosu -. Il governo commercializza le nostre foreste, ignorando le risorse naturali inestimabili che assicurano la nostra sopravvivenza”.
FORESTA PLUVIALE ghana PETIZIONE AMBIENTE
RISERVA DELLA FORESTA PLUVIALE DI ATEWA: BIODIVERSITÀ E RICCHEZZA D’ACQUA

La riserva Atewa si trova nel sud-est del Ghana e si estende per oltre 2.600 kmq. È una delle più vaste aree forestali intatte contigue nell’Africa occidentale. Atewa è costituita da un mosaico di foreste di montagna tropicale caratterizzate da sorgenti chiare e ruscelli, altopiani, prati e paludi. La riserva ospita un’abbondante flora e fauna, tra cui molte specie endemiche che a volte sono in pericolo di estinzione. Piante: con oltre 650 specie di piante vascolari, tra cui 323 specie di alberi, Atewa non ha eguali in Ghana. Farfalle: oltre i due terzi delle specie di farfalle conosciute nel mondo vivono nella foresta di Atewa. Ad esempio, la specie Mylothris Atewa, una farfalla grande e lenta che non può essere avvistata in nessun’altra parte del pianeta. Mammiferi: tra le 40 specie di mammiferi che vivono nella foresta di Atewa ci sono sei primati, tre dei quali sono in pericolo di estinzione: il cercocebo dal collare, la guereza (Colobus magistrate) e il colobo verde (Green Colobus). Uccelli: con oltre 150 specie registrate, la foresta di montagna di Atewa è uno degli habitat più importanti per gli uccelli in Africa; alcuni sono particolarmente rari, come il Bucero dalle guance brune (Bycanistes cylindricus) o il Pigliamosche della Liberia (Melaenornis annamarulae), un uccello canoro. Atewa detiene anche il record per il maggior numero di specie di cavallette in Africa, con 61 specie. E tra le 40-50 specie di anfibi vi è anche la specie Conraua derooi in via di estinzione, la più grande popolazione mondiale di questa specie di rana di 8 cm vive nelle aree fluviali della foresta di montagna Atewa.
Fonte di una ricca biodiversità, la fitta foresta pluviale nel sud-est del Ghana è protetta, ma il governo ha raggiunto un accordo multimiliardario con la Cina: scriviamo al governo del Ghana per chiedere di destinare il territorio forestale di Atewa a Parco Nazionale per il bene dell’Umanità.
→ Petizione: “Il Ghana non deve vendere la sua natura alla Cina”


LEAL_5x1000_animata_detBasta un clic:  FIRMA ORA LE NOSTRE PETIZIONI 
 
Il tuo 5×1000 a LEAL C.F. 80145210151


SEGUI LEAL VIA EMAIL Per non perdere nessuna notizia pubblicata sul sito leal.it ti invitiamo a lasciare il tuo indirizzo email al link seguente (attenzione: per aggiornamento del nostro database, l’invito a registrarsi è rivolto anche a chi è già iscritto alla nostra newsletter). Riceverai gratuitamente in anteprima nella tua casella di posta tutte le notizie pubblicate sul sito: → SEGUI LEAL VIA EMAIL ISCRIVITI ADESSO!

Allarme rosso per gli ecosistemi: il 76% degli insetti alati è scomparso

Allarme rosso per gli ecosistemi: il 76% degli insetti alati è scomparso

LEAL sostiene la petizione per chiedere che vengano banditi gli insetticidi neuroattivi pericolosi per l’agricoltura.
INSETTI VOLANTI LEALLa maggior parte dei modi in cui i pesticidi neonicotinoidi vengono usati rappresenta un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere, secondo valutazioni pubblicate dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). L’Autorità ha aggiornato le proprie valutazioni del rischio relative a tre neonicotinoidi (clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam) che sono attualmente soggetti a restrizioni nell’UE a causa della minaccia che rappresentano per le api.
Già nel 2017 la Commissione Europea aveva proposto un divieto ed aveva commissionato un nuovo studio all’EFSA per riesaminare le minacce che questi veleni presentano. Ora abbiamo i risultati dello studio: l’EFSA ha classificato il rischio per le api come “alto”, intensificando la portata dei suoi avvertimenti precedenti. La chimica è in guerra con la Natura e ricordiamo che è già stato decretato il declino delle farfalle in zone agricole dell’Europa, diminuite del 50% negli ultimi decenni, ma i nuovi report parlano di drastici cali anche fra vespe o mosche.
Da anni gli ambientalisti e la comunità scientifica sono in allarme per le conseguenze gravissime degli insetticidi neuroattivi. Questi veleni hanno un effetto nocivo anche in quantità minime e si diffondono su tutto il terreno portati da vento, polline, polvere, particelle di terra e gocce d’acqua, con conseguenze catastrofiche per gli insetti impollinatori quali le api e i bombi, ma anche per tutti gli altri insetti che sono drammaticamente diminuiti non potendo sopravvivere in presenza di monoculture cosparse i pestidici. La scomparsa degli insetti volanti si ripercuote anche sulla catena alimentare perché costituiscono il cibo di uccelli, rettili, piccoli mammiferi volanti e terrestri.
LEAL FIRMA LA PETIZIONE ALL’UNIONE EUROPEA PER CHIEDERE CHE I PESTICIDI ALTAMENTE VELENOSI VENGANO BANDITI
Se non l’avete già fatto, mettete la vostra firma alla petizione all’Unione Europea e chiedete che questi pesticidi altamente velenosi vangano banditi definitivamente.

→ Petizione: “Salviamo la vita delle api”


LEAL_5x1000_animata_detBasta un clic:  FIRMA ORA LE NOSTRE PETIZIONI 
 
Il tuo 5×1000 a LEAL C.F. 80145210151


SEGUI LEAL VIA EMAIL Per non perdere nessuna notizia pubblicata sul sito leal.it ti invitiamo a lasciare il tuo indirizzo email al link seguente (attenzione: per aggiornamento del nostro database, l’invito a registrarsi è rivolto anche a chi è già iscritto alla nostra newsletter). Riceverai gratuitamente in anteprima nella tua casella di posta tutte le notizie pubblicate sul sito: → SEGUI LEAL VIA EMAIL ISCRIVITI ADESSO!