7 Mar, 2018
Al posto di tartarughe giganti, pesci, coralli patrimonio dell’Unesco: una base militare. LEAL firma la petizione e sostiene la battaglia ambientalista per preservare questo paradiso.
L’atollo di Aldabra, isole Seychelles, nell’Oceano Indiano è un rifugio per le tartarughe giganti. La sua varietà di pesci e coralli è incredibile. L’esercito indiano vuole costruire una base militare che minaccia questo patrimonio dell’Unesco.
L’atollo di Aldabra è un paradiso marino: un cerchio perfetto visto dall’alto, e sott’acqua un’incredibile abbondanza di coralli e pesci. Migliaia di tartarughe giganti vivono solo in questo arcipelago. Ci sono altre 400 specie e sottospecie endemiche come l’Aldabra Drongo (Dicrurus aldabranus). A circa 37 chilometri a sud-ovest dell’atollo si trova l’isola di Asunción, dove le uniche persone che vi dimorano per lunghi periodi sono membri della comunità scientifica. Il suo isolamento potrebbe presto diventare una cosa del passato. L’India vuole costruire una base militare e il governo delle Seychelles consentirebbe la presenza di soldati per 20 anni. È una posizione geopolitica strategica rispetto alla Cina, potenza rivale. Nel 2015 era già stato firmato un contratto relativo alla base. Ora il Parlamento delle Seychelles deve ratificarlo.
La popolazione è allarmata. L’atollo rimane nel suo attuale stato di protezione, perché è isolato e poche persone lo visitano. Questo cambierà e potrebbe portare l’atollo all’estremo di un campo di battaglia. Lavoratori e soldati potrebbero introdurre specie invasive e rifiuti sull’isola, con conseguenze imprevedibili per l’ecosistema; le navi e gli aerei producono rumore e inquinamento. Esiste il pericolo di contaminazione del suolo e dell’acqua con i carburanti, per non parlare di possibili fuoriuscite dalle navi container. L’atollo paradisiaco non dovrebbe essere sacrificato per scopi militari e geopolitici.
→ Firma la petizione per richiedere la protezione dell’atollo di Aldabra
→ Firma le petizioni sull’ambiente sostenute da LEAL
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5 Mar, 2018
Cinquecento anni: è il tempo necessario a smaltire una sola cannuccia di plastica. Il problema dei rifiuti in plastica è generato dalla scarsa educazione ambientale dei consumatori che utilizzano per pochi minuti oggetti in plastiche monouso per poi sbarazzarsene senza un adeguato smaltimento.

In generale, le plastiche monouso, come le cannucce, si utilizzano appunto soltanto una volta, magari sorseggiando una bibita al mare: vengono gettate o cadono dalla barca o finiscono nella sabbia e lì resteranno per centinaia di anni, sminuzzandosi in pezzi sempre più piccoli che vengono ingeriti dai pesci, entrando nella catena alimentare.
LEAL attenta ai problemi ambientali diffonde il rispetto per l’ambiente e plaude all’inziativa di Marevivo che con una campagna di sensibilizzazione chiede lo stop all’utilizzo delle plastiche monouso; l’Evening Standard ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere ai produttori di metterle al bando o trovare soluzioni ecosostenibili entro il 2018. Un buon cocktail non si misura dalla decorazione ed è per questo che si chiede a tutti gli esercenti, bar e ristorante di non distribuire cannucce in plastica e offrire, piuttosto, quelle in carta o bambù. Già nel Regno Unito tantissime catene di pub, bar e ristoranti hanno rinunciato alla cannucce in plastica preferendo quelle ecologiche.
L’ambiente in cui viviamo assume un ruolo fondamentale nella nostra salute e in generale nella nostra vita è per questo che dobbiamo cercare di salvaguardarlo attraverso le azioni quotidiane: anche utilizzando una cannuccia di plastica in meno.
→ Firma la petizione “The Last Straw: Ban plastic straws from London businesses”
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20 Feb, 2018
CONFERENZA ORGANIZZATA DA LEAL LEGA ANTIVIVISEZIONISTA
“ALLEVAMENTI INTENSIVI: LE VERITÀ SCOMODE”
3 FEBBRAIO 2018 FERRARA
Una conferenza-dibattito per sensibilizzare i cittadini e diffondere le problematiche etiche ed ambientali degli allevamenti.
Riprese e montaggio di Massimo Savigni.
• Stefania Corradini, responsabile LEAL sezione Ferrara, e Maurizio Poletti, tecnico agrario Osservatorio Civico “Ora tocca a noi”
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=lKtMUHNzbD8?rel=0&w=560]
• Marco Falciano, M5S Ferrara
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=d7b3NL4FcsY?rel=0&w=560]
• Onorevole Paolo Bernini, portavoce alla Camera M5S
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=2xE2PupcKwg?rel=0&w=560]
• Gian Marco Prampolini, Presidente LEAL Lega Antivivisezionista
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=fqcKJe7MOO8?rel=0&w=560]
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17 Gen, 2018
COMUNICATO STAMPA
CONFERENZA-DIBATTITO. INGRESSO LIBERO
LEAL Lega Antivivisezionista organizza sabato 3 febbraio a Ferrara la conferenza-dibattito “Allevamenti intensivi: le verità scomode”. Centro Promozione Sociale Acquedotto, Corso Isonzo 42/a, dalle ore 15.30.
Relatori On. Paolo Bernini portavoce alla Camera M5S, On. Mirko Busto portavoce alla Camera M5S, Maurizio Poletti, membro dell’Osservatorio Civico “Ora tocca a noi”, Gian Marco Prampolini presidente LEAL Lega Antivivisezionista.
La conferenza è stata organizzata per dare modo ai cittadini di confrontarsi con le problematiche relative agli allevamenti intensivi che da tempo stanno creando nella zona gravi problemi ambientali e di salute per gli abitanti.
Sono davvero numerosi e impattanti gli allevamenti che negli ultimi anni si sono creati in queste zone: la sola Società “Biopig” di Cascone sta inquinando la Pianura Padana tra le province di Modena, Ferrara e Mantova con i suoi insediamenti zootecnici; altri progetti sono in attesa di approvazione.
Durante la conferenza, che sarà registrata e postata sul web, verranno trattati i vari aspetti degli allevamenti: etico, in quanto la vita degli animali prigionieri di questi lager è terrificate e caratterizzata da altissimi livelli di sofferenza; ambientale, aria, acqua, suolo subiscono pesanti compromissioni date dal pesantissimo impatto che gli allevamenti intensivi hanno sull’ambiente; sociale, dal momento che si riscontrano reali danni per la salute collettiva sia per chi, vivendo in prossimità di questi impianti, è costretto a respirare sostanze tossiche, sia per chi, nutrendosi della carne di questi animali sviluppa quella che viene denominata antibiotico-resistenza e altre patologie.
LEAL si è battuta in prima linea contro queste realtà: per il Maxi Allevamento di Finale Emilia in provincia di Modena contro la cui realizzazione ha presentato 70.000 firme a Regione e Comuni interessati, ed anche per il Maxi Allevamento da 50.000 maiali a Zerbinate LEAL ha promosso una petizione online.
Maria Cristina Testi, responsabile di LEAL Modena e Stefania Corradini, responsabile LEAL Bologna e Ferrera che hanno organizzato la conferenza, dichiarano in una nota congiunta: “Ci auguriamo che alla conferenza, che lascerà ampio spazio al dibattito, partecipino numerosi cittadini, per conoscere, per chiarire dubbi e per non subire come è accaduto in passato scelte scellerate dettate da interessi economici capaci di calpestare i diritti dei cittadini e degli animali. La nostra conferenza è organizzata per dare a tutti informazioni su cosa può significare per la salute e il territorio un allevamento di questa entità. Durante la conferenza non verrà tralasciato l’aspetto etico riferito al concetto stesso di allevamento. Un aspetto importante per LEAL che persegue e diffonde uno stile di vita vegan nel rispetto per ogni forma di vita”.
→ BASTA UN CLIC: FIRMA ONLINE LA PETIZIONE LANCIATA DA LEAL
LEAL sezione Modena
Maria Cristina Testi
tel. 340.7393451
leal.mo@libero.it
LEAL sezione Bologna e Ferrara
Stefania Corradini
tel. 349.4021232
lealferrara@libero.it

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12 Gen, 2018
Centro Promozione Sociale Acquedotto, Corso Isonzo 42/a, dalle ore 15.30. Relatori On. Paolo Bernini portavoce alla Camera M5S, On. Mirko Busto portavoce alla Camera M5S, Maurizio Poletti, membro dell’Osservatorio Civico “Ora tocca a noi”, Gian Marco Prampolini presidente LEAL Lega Antivivisezionista.
La conferenza è stata organizzata per dare modo ai cittadini di confrontarsi con le problematiche relative agli allevamenti intensivi che da tempo stanno creando nella zona gravi problemi ambientali e di salute per gli abitanti.
Sono davvero numerosi e impattanti gli allevamenti che negli ultimi anni si sono creati in queste zone: la sola Società “Biopig” di Cascone sta inquinando la Pianura Padana tra le province di Modena, Ferrara e Mantova con i suoi insediamenti zootecnici, altri progetti sono in attesa di approvazione.
Durante la conferenza, che sarà registrata e postata sul web, verranno trattati i vari aspetti degli allevamenti: etico, in quanto la vita degli animali prigionieri di questi lager è terrificate e caratterizzata da altissimi livelli di sofferenza; ambientale, aria, acqua, suolo subiscono pesanti compromissioni date dal pesantissimo impatto che gli allevamenti intensivi hanno sull’ambiente; sociale, dal momento che si riscontrano reali danni per la salute collettiva sia per chi, vivendo in prossimità di questi impianti, è costretto a respirare sostanze tossiche, sia per chi, nutrendosi della carne di questi animali sviluppa quella che viene denominata antibiotico-resistenza e altre patologie.
LEAL si è battuta in prima linea contro queste realtà: per il Maxi Allevamento di Finale Emilia in Provincia di Modena contro la cui realizzazione ha presentato 70.000 firme a Regione e Comuni interessati, anche per il Maxi Allevamento da 50.000 maiali a Zerbinate LEAL ha promosso una petizione online.
Ci auguriamo che alla conferenza, che lascerà spazio al dibattito, partecipino tanti cittadini, per conoscere, per chiarire dubbi e per non subire come è accaduto in passato scelte scellerate dettate da interessi economici capaci di calpestare i diritti dei cittadini e degli animali, perché: “Libertà è partecipazione”.
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Organizzatori:
LEAL sezione Modena
Maria Cristina Testi
tel. 340 7393451
leal.mo@libero.it
LEAL sezione Bologna e Ferrara
Stefania Corradini
tel. 349 4021232
lealferrara@libero.it

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