LEAL: CACCIATORI SPECIE PROTETTA, L’EMENDAMENTO IN REGIONE LOMBARDIA IL SUPER REGALO AI CACCIATORI CON I FONDI DEL CONSIGLIO REGIONALE

LEAL: CACCIATORI SPECIE PROTETTA, L’EMENDAMENTO IN REGIONE LOMBARDIA IL SUPER REGALO AI CACCIATORI CON I FONDI DEL CONSIGLIO REGIONALE

È passata la deprecabile sanatoria sugli uccelli catturati illegalmente con la modifica della legge regionale 26/92, grazie ai fondi del Consiglio Regionale sarà messo a disposizione delle federazioni della caccia con lo stanziamento di 100 mila euro per la sostituzione degli attuali anellini di metallo destinati ai richiami vivi, che la legge nazionale 157/92 prevede inamovibili. Questi sigilli di plastica che nessuna norma nazionale o internazionale prevede per gli uccelli allevati, sono facilmente sostituibili e introducono anche una tolleranza del 10% per la misura degli anellini stessi rendendoli così inidonei ad attestarne la lecita detenzione e favorendo il bracconaggio.

Come se questo non bastasse in Lombardia, nonostante le sentenze, non verrà vietata la caccia dell’avifauna e fauna vagante e fissa a tutti i 31 valichi lombardi identificati dalla stessa Regione Lombardia come previsto anche da sentenze, ma bensì vietata solo per quattro valichi su 31, lasciando quindi agibili alla caccia punti di passaggio della fauna migratoria già individuati sulla base di dati scientifici, storici e piani faunistici.

Un risultato che mostra tutto il disprezzo per la legalità di chi ci rappresenta e conferma una volta di più che non sono gli animali selvatici le specie protette, bensì i cacciatori.

LEAL PER L’ABOLIZIONE DELLA CACCIA

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Richiami vivi: le commissioni votano per il mantenimento

Richiami vivi: le commissioni votano per il mantenimento

richiamiviviCon 22 voti a favore e 18 contrari, le Commissioni Ambiente e Industria del Senato, in seduta comune, hanno approvato il testo del Governo che rinnova il permesso di catturare e utilizzare i piccoli uccelli migratori come richiami vivi (salvo attivare le procedure di deroga), nonostante l’Europa si sia apertamente espressa contro questa pratica. Un testo, quello proposto ieri dal Governo alle commissioni, che aveva già spinto Bruxelles ad attivare la procedura di infrazione contro l’Italia, nel febbraio dello scorso anno. E così il nostro Governo apre il semestre di Presidenza in Europa con l’eredità di una procedura di infrazione aggravata e un deferimento alla Corte di Giustizia che si fa più vicino. Ricordiamo, infatti, che quella dei richiami vivi è un’attività illegale secondo la direttiva Uccelli dell’Unione Europea, che all’articolo 8, vieta la cattura degli uccelli selvatici ed elenca i mezzi che devono, in particolare, essere vietati dagli Stati membri.
Determinante in questo quadro l’apporto del partito del Presidente Renzi che, con le eccezioni di Laura Puppato e Monica Cirinnà, ha votato quasi unanime a favore del provvedimento. Ci chiediamo, per altro, che fine abbia fatto l’appello della Senatrice Amati lanciato lo scorso 21 giugno in una lettera aperta al Presidente del Gruppo PD Senato, Sen. Luigi Zanda e al Vicesegretario PD, On. Lorenzo Guerini in cui chiedeva di votare contro questa pratica: “sono convinta che così noi tutti potremo portare a termine una questione giusta in sé, consentendo al Partito Democratico di poter vantare una corrispondenza più piena con il sentire della maggioranza assoluta degli italiani sul tema della tutela degli animali.” E invece la tutela è andata ai cacciatori.
“Avere il Parlamento che si schiera su una pratica cosi vigliacca e crudele la dice lunga sulla lobby dei cacciatori” ha dichiarato il nostro Presidente Gian Marco Prampolini “oltre che il danno la beffa: verremo giustamente multati dall’Europa per questa orrenda pratica. Saremo al fianco delle altre associazioni animaliste in questa protesta, che non potrà fermarsi qui. Quasi 150 mila cittadini hanno firmato la petizione contro questo voto.”
Ma cosa sono i richiami vivi?
Sono piccoli uccelli migratori come tordi, merli, allodole che vengono utilizzati, durante la caccia, per attirare uccelli della stessa specie con il loro canto. Vengono catturati tramite reti posizionate sui valichi montani in primavera, quanto iniziano le migrazioni e tenuti al buio per diversi mesi, cono lo scopo di invertire il loro ciclo vitale.
Ad alcuni vengono somministrate sostanze anabolizzanti o vengono strappate le penne, per dare inizio ad una muta artificiale che ne fortifichi il canto. Più forte canteranno, più uccellini attireranno.
E a fine estate, quando dopo mesi di buio, vengono riportati all’aperto, convinti che sia tornata la primavera, iniziano a cantare per richiamare i propri simili.