11 Ott, 2020
Le associazioni LEAL Lega AntiVIVIsezionista e Salviamo gli Orsi della Luna saranno in aula durante l’udienza per il processo che vede imputati Ugo Rossi, ex presidente della Provincia di Trento e il dirigente del Servizio Fauna Maurizio Zanin per l’uccisione dell’orsa KJ2 rinviata dal 28 settembre al 12 ottobre ore 15.30 dal giudice Marco Tamburrino che nel frattempo ha vagliato le richieste d’ammissione delle costituzioni.
Gli attivisti alle ore 15.00 davanti al Tribunale di Trento, largo L. Pigarelli 1, LEAL e Salviamo gli Orsi della Luna esporranno cartelli e striscioni a tema. Sarà inoltre letta e consegnata alla stampa la dichiarazione integrale di Stefania Sbarra, Barbara Nosari e Loredana Labriola le tre attiviste che dal 21 settembre hanno iniziato uno sciopero della fame per chiedere la liberazione degli orsi detenuti al Casteller, e della quale anticipiamo uno stralcio.
“…Anche alla luce del pronunciamento del Tar in data 8 ottobre 2020, che segna una altra pagina vergognosa della ratio jure italiana in tema di animalismo, siamo a dichiarare che non molleremo, e porteremo ovunque la nostra protesta sino a quando a DJ3 – M49 – M57 – e per ultima JJ4 o Mamma Orsa non sarà restituito per legge loro quanto è stato tolto ovvero libertà e dignità. La nostra azione di lotta sposa appieno anche i principi che animano le battaglie legali di LEAL e di Salviamo gli Orsi della Luna.
Con il comunicato odierno infatti siamo a dire che la nostra lotta è certamente per gli orsi vivi ma non dimenticando coloro che sono stati ammazzati da una politica abbietta e da una legge ancora profondamente e pericolosamente antropocentrica.
Appoggiamo e confortiamo qualsiasi azione che verrà intrapresa da LEAL e da Salviamo gli Orsi della Luna perché unanimi sono i principi fondanti il pensiero comune…”.
L’orsa KJ2 fu braccata la sera del 12 agosto 2017 mentre era con i suoi cuccioli e venne fucilata dagli uomini della Forestale. La sua uccisione era stata pianificata dando seguito ad una ordinanza di Rossi dopo che mamma orsa si era resa “colpevole” di aver graffiato ad un braccio e alle gambe un anziano escursionista che, passandole in prossimità con il proprio cane, l’aveva messa in allarme.
Gian Marco Prampolini, presidente LEAL, e Natascia Pecorari, presidente di Salviamo gli Orsi della Luna, esprimono la massima solidarietà alle attiviste in sciopero della fame e sottolineano: “In Trentino la convivenza con gli orsi fino ad oggi è stata conflittuale anche a causa di interessi economici. Per incentivare ulteriormente il turismo si è fatta una rete di sentieri sempre più fitta e vasta, urbanizzazione, alberghi, piste da sci e impianti di risalita che hanno invaso gran parte del territorio necessario per sopravvivere alle specie selvatiche. Al poco territorio rimasto ci pensa la zootecnia che a sua volta ha mire espansionistiche: non è difficile comprendere quindi che anche oggi la medaglia della pericolosità vada assegnata all’essere umano. Gli orsi non hanno responsabilità: sono loro le vittime e chiediamo con forza la loro liberazione”.
LEAL e Salviamo gli Orsi della Luna sono rappresentati dai legali Aldo Truncè, Aurora Loprete e Francesco Moschella.
LEAL DALLA PARTE DEGLI ORSI
5 Set, 2017
LEAL ha sporto denuncia querela e fa richiesta di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale nei confronti della Provincia di Trento per l’uccisione dell’orsa KJ2 mettendo i suoi cuccioli nella situazione di non poter sopravvivere.
La corposa denuncia con i numerosi allegati depositata dall’avvocato David Zanforlini evidenzia la improvvida scelta di uccidere l’orsa KJ2 che, come avevamo previsto subito dalla notizia dell’aggressione, era a tutti gli effetti una morte annunciata.
La denuncia va oltre, accusando la Provincia di Trento di aver messo in una condizione di non sopravvivenza i cuccioli rimasti orfani: gli orsetti senza la tutela materna non sono in grado di procurarsi cibo, sono prede di altri animali e non saranno in grado di affrontare il freddo e il letargo. La privazione della relazione parentale ha inoltre sottoposto i cuccioli a una condizione di pericolo e fatica insopportabili. Nel testo della denuncia si sottolinea anche l’assenza nelle zone boschive di avvisi di presenza di fauna selvatica e plantigradi nella fattispecie e relativo pericolo. Questa omissione mette in discussione l’amministrazione della PdT, nella persona del Presidente Ugo Rossi per non aver previsto le adeguate misure che segnalano la presenza di animali alla popolazione e ai turisti tutelandoli ma anche educandoli a un corretto approccio con gli animali in generale e con i plantigradi in particolare. Con l’inadeguato modus operandi si è creato un presupposto di condizione di pericolo che la Provincia di Trento, reale responsabile, ha traslato illecitamente sull’orsa KJ2.
Gian Marco Prampolini presidente di LEAL dichiara: “La denuncia del nostro legale è completa, circostanziata e supportata da documentazione e certificazioni veterinarie. Non ci facciamo ragione della crudeltà della condanna a morte della povera orsa, aggravata dal fatto che stava accudendo i suoi cuccioli. Ricordiamo che come ammesso dal pensionato solo successivamente la presunta aggressione del 24 luglio, ha sferrato per primo un colpo all’orsa, dichiarando durante una intervista a una televisione locale di averla colpita ripetutamente e con forza sul muso. Se l’orsa avesse voluto uccidere probabilmente ne avrebbe avuto tempo, forza e capacità. Purtroppo sono sempre gli animali a pagare per gli errori umani e la nostra incapacità a relazionarci in modo corretto e armonico con quello che ci circonda”.
La notizia della bastonata partita dall’uomo bastava e avanzava per derubricare la gravità dei fatti, riconducendo l’episodio a una “legittima di difesa di mamma orsa per sé per i cuccioli”. Secondo il Pacobace Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali, per questi casi non sarebbe prevista uccisione e cattura. Ora LEAL chiede ufficialmente alla PdT notizie dei cuccioli, dei quali non si sono viste immagini, filmati o avuto notizie certe dal 12 agosto giorno della morte della loro madre.
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13 Ago, 2017
In molti avevano previsto questo triste scenario che puntualmente si è verificato. L’orsa KJ2 che poche settimane fa aveva aggredito un pensionato con cane dopo che l’uomo per paura pare l’avesse colpita con un bastone, ora è stata resa inoffensiva da agenti del Corpo Forestale della Provincia Autonoma di Trento su ordinanza emessa dalla Provincia Autonoma di Trento. E ci sono due cuccioli di orso privati dell’importante e prolungato rapporto con la madre previsto dalla natura.
Il presidente della Provincia Ugo Rossi ne ordinò immediatamente la cattura e da subito LEAL come tante associazioni e movimenti ne trasse tristi presagi in virtù delle tragiche esperienza di Jurka e Daniza con loro cuccioli che finirono con l’ergastolo per Jurka impazzita di solitudine in un ambiente senza arricchimenti e ostile e la morte dei suoi cuccioli e la dolorosa esperienza di Daniza.
In molti uomini hanno cacciato per 30 giorni KJ2, una caccia accanita simile a quella riservata al criminale Igor. Associazioni e movimenti per i diritti degli animali hanno letto questo assassinio come una reazione giustizialista, una provocazione da parte del presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi che questa volta si è superato e indifferente alle richieste ufficiali di soprassedere alla catture di KJ2 ha deciso di mostrare i muscoli e con una mossa degna di uno sceriffo ha dato ordine di eliminare la povera orsa.
Se per avere consensi, tutelare cittadini e incrementare il turismo in Trentino la Provincia di Trento pretende di avere orsi “ammaestrati” a stare relegati in luoghi stabiliti e a muoversi a comando sicuramente ne perderà come immagine e conseguentemente come turismo da parte di persone attente al rispetto di animali, ambiente e giustizia.
LEAL a breve incontrerà i propri legali per decidere come adire nei confronti della Provincia Autonoma di Trento.
I cuccioli stanno bene, mente il Presidente Ugo Rossi (come possono stare bene cuccioli ancora bisognosi di cure materne?) e di KJ2 rimane una massa di pelo scuro e folto e un muso che non ha perso la sua bellezza e sembra dormire. Ma non dorme: è stata assassinata.
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