Lo straordinario metodo di lavoro di Dorothea Fritz della Lega Pro Animale.
Qualcuno forse ricorderà: 5 anni fa abbiamo catturato i gatti randagi sulle Isole Tremiti, li abbiamo sterilizzati e re-immessi sul territorio; complessivamente 228. All’epoca fummo molto colpiti dal fatto che una grande percentuale dei gatti catturati fosse di colore nero. La causa di questo fenomeno la scoprimmo dopo qualche giorno: un gatto maschio di pura razza siamese aveva fecondato moltissime gatte meticcie, ed è noto che in questo caso tutti i gattini nella prima cucciolata sono di colore nero. Questo colore è anche dominante e per questo ne abbiamo trovati tanti.
La LEGA PRO ANIMALE ha fortemente raccomandato di controllare anche in seguito la popolazione felina almeno una volta l’anno, perché non era stato possibile catturare tutti i gatti. Purtroppo questo consiglio non è stato seguito e così l’isola si è nuovamente popolata. E’così la LEGA PRO ANIMALE è stata contattata di recente per eseguire un nuovo intervento. Il 13 Marzo tre veterinari, il Centro Mobile e un furgoncino della LEGA PRO ANIMALE si sono imbarcati per ritornare sulle Isole.
Sorprendentemente questa volta sull’intera isola di San Domino abbiamo trovato una gran quantità di gatti meticci a pelo lungo, molti neri, ma anche di altri colori. Abbiamo poi capito il motivo anche di questa nuova proliferazione: qualche anno fa una signora dell’Isola ha trovato due gattini persiani nel porto di Termoli e li ha trasferiti sull’Isola. Il resto è facile da intuire: 3-4 cucciolate all’anno per ogni gatta, 3-5 gattini per cucciolata e dopo pochi anni di nuovo ci sono gatti dappertutto.
In totale abbiamo catturato questa volta 116 gatti (58 femmine e 58 maschi). Solo25 erano già stati castrati durante l’intervento di 5 anni fa. Tutti gli altri sono stati sottoposti all’intervento di castrazione e dopo una notte di degenza sono ritornati sul proprio posto di cattura.
Le Isole sono anche piene di persone che amano gli animali e per questo motivo è arrivato anche il team di “Striscia la Notizia” per confezionare un servizio che andrà in onda fra qualche settimana.
Ma l’avventura non era ancora finita: il terzo giorno si è bucata una gomma del furgone. Non è stato possibile trovare una ruota di scorta , l’unica cosa presente era un cosiddetto “kit di emergenza”, una bombola ad aria compressa che, iniettando una soluzione chimica dentro la gomma, avrebbe dovuto chiuderne il buco. Purtroppo non ha funzionato e così ci siamo trovati con la gomma a terra su un isola senza gommista. Ma grazie a delle persone squisite siamo stati in grado di risolvere questo problema: con un cric (preso in prestito, perché nella macchina acquistata NUOVA solo 2 anni fa mancava) hanno alzato il veicolo poggiandolo poi su delle assi di legno. La ruota è stata smontata, portata nel porto e messa sul traghetto. Nel porto di Termoli era già in attesa un gommista avvisato telefonicamente, pronto a ritirarla. Dopo averla riparata l’ha imbarcata sul traghetto della mattina dopo. Alle 10 la ruota era già ritornata sull’isola e montata. Halleluja! Nel frattempo abbiamo lavorato con la macchina di Giusi. GRAZIE MILLE a tutti quelli coinvolti, ma soprattutto a Giusi e Sam.
Ma non era ancora finita: 2 giorni prima della partenza ci hanno portato un grande uccello con un ala rotta. Nessuno è stato in grado di identificare questa bellissima ed enorme bestia, che era molto magra e non voleva mangiare. Una mail al WWF è rimasta senza risposta. Dopo varie telefonate e dopo tanto tempo sono riuscita a parlare con qualcuno della Forestale della Puglia che ci ha messi in contatto con i colleghi della Regione Molise, dove arrivava il nostro traghetto. Due Guardie Ecologiche ci hanno atteso al porto, hanno ritirato l’uccello e lo hanno portato al centro di recupero della LIPU. Era un Tarabuso, in via di estinzione, di cui sono rimasti solo 60 esemplari in tutta Italia. Speriamo tanto che si salvi e che possa ritornare in libertà.
E così si è conclusa la nostra avventura, ma probabilmente non è stata la nostra ultima visita a queste isole: l’ultimo giorno una gattara, la stessa che aveva portato sull’isola i due gattini persiani, ci ha detto di aver nascosto una gatta incinta in casa ……
GRAZIE MILLE A TUTTE LE ORGANIZZAZIONE E PERSONE CHE HANNO CONTRIBUITO PER QUESTO INTERVENTO SULLE ISOLE:
- La LEAL di Milano ha pagato per il vitto e alloggio del team della LEGA PRO ANIMALE
- L’organizzazione inglese AISPA ha supportato le spese sanitarie
- Gli abitante del posto che ci hanno aiutato a catturare e trasportare i gatti ed erano sempre presente in caso di necessità, sopratutto Giusi, Sam, Ornella e Lucia. Un ringraziamento particolare va a Ester, che ha organizzato tutto.
- L’organizzazione americana FRIENDS OF ROMAN CATS per le trappole comode e innocue per i gatti
Dorothea Friz, DVM