Ieri 8 febbraio Il Consiglio Regionale ha approvato una legge vergogna sul “contenimento e l’eradicazione della nutria” che conferisce più poteri agli enti locali e un amplia le modalità operative e gli strumenti per la caccia e la cattura delle nutrie con stanziamento di 500 mila euro per il 2022 e 500 mila euro per il 2023 per finanziare le uccisioni.
Una legge avversata con forza dal Consigliere Luigi Piccirillo , e appoggiata da Barbara Mazzali di Fdl.Una nota del Pirellone a legge definisce e precisa le competenze di ogni singolo livello istituzionale, a partire dai Comuni che vengono considerati “competenti alla gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie” e possono utilizzare “tutti gli strumenti sinora impiegati per le specie nocive”. Per quanto riguarda le metodologie di eradicazione, la nuova classificazione prevede armi comuni da sparo, la gassificazione controllata, la sterilizzazione controllata, l’uso di trappole con successivo abbattimento dell’animale con narcotici, armi ad aria compressa o armi comuni da sparo, metodi e strumenti scientifici messi a disposizione dalla comunità scientifica e ogni altro sistema validato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) o dal Centro di referenza nazionale per il benessere animale.
Altra regola riguarda la possibilità per le Province, d’intesa con i sindaci dei Comuni interessati, di autorizzare all’abbattimento diretto degli animali la polizia municipale e provinciale, gli agenti venatori volontari, le guardie giurate, gli operatori della vigilanza idraulica, gli operatori dei consorzi irrigui, gli incaricati delle ditte “pest control”, i cacciatori e i proprietari o conduttori dei fondi agricoli.
Viene stabilito che l’eradicazione delle nutrie avviene in ogni periodo dell’anno su tutto il territorio regionale anche quello vietato dalla caccia e vengono stanziati 500mila euro per il 2022 e altri 500mila euro per il 2023. Presso le Province viene istituito un tavolo provinciale di coordinamento con prefetture, comuni, associazioni agricole, associazioni venatorie, consorzi di bonifica e altri soggetti interessati, al fine di monitorare annualmente gli obiettivi di eradicazione, mentre per il supporto all’attività di controllo i Comuni possono stipulare convenzioni con associazioni venatorie, ambiti territoriali di caccia e comprensori alpini.
Le nutrie sono considerate “infestanti” dagli agricoltori e vengono spietatamente uccise anche su iniziativa personale in modi crudeli ma è a causa a causa delle uccisioni continue, della cattiva gestione e del rifiuto della collaborazione di associazioni e di esperti che quello che viene considerato un problema si perpetua nel tempo.
LEAL INCONDIZIONATAMENTE DALLA PARTE DEGLI ANIMALI