A Settingiano (Catanzaro) , nella zona commerciale di località Campo, una tragedia ha scosso la comunità: quattro cani randagi, tra cui due cuccioli, sono stati trovati morti, quasi certamente vittime di avvelenamento. Altri due cuccioli, in condizioni critiche, lottano per la sopravvivenza.
La notizia ha suscitato rabbia e sconcerto tra i residenti, che condannano fermamente questo atto di crudeltà. L’episodio si aggiunge a una serie di eventi simili nella regione, come la strage di cani avvenuta a Catanzaro nel 2021, dove una ventina di animali furono avvelenati con la stricnina.
LEAL ha sporto denuncia contro ignoti e si riserva di costituirsi parte civile, sottolineando l’importanza di misure concrete contro il randagismo e a tutela degli animali.
Il caso di Settingiano evidenzia la necessità di un’azione coordinata tra gli enti preposti e le associazioni animaliste per affrontare il randagismo in Calabria, dove a causa dell’inazione delle istituzioni mancano cronicamente misure efficaci per promuovere le sterilizzazioni e la tutela degli animali abbandonati.
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A Battipaglia, quattro cuccioli di volpino sono morti in modo atroce dopo essere stati lasciati chiusi su un terrazzo sotto il sole cocente senza acqua e senza ripari.
Chiusi sul terrazzo non sono sopravvissuti alle temperature elevate e la loro madre non ha potuto fare altro che assistere alla loro agonia mentre disperata e impotente si agitava intorno a loro. LEAL ha denunciato chi irresponsabilmente ha causato la morte dei cuccioli che ancora in tenerissima età avrebbero avuto bisogno di stare in un luogo protetto e sicuro con la loro mamma.
LEAL sottolinea che la trascuratezza o la negligenza nell’accudire un animale, senza necessariamente infliggergli sevizie, può integrare il reato di maltrattamento. Privare un animale delle cure necessarie, come cibo, acqua, riparo e attenzioni procura sofferenze incompatibili con la sua natura.
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La vittima sacrificale è stata individuata: ad uccidere il ragazzo è stata JJ4, l’orsa 17enne che per difendere i suoi cuccioli aveva già aggredito padre e figlio sul Monte Peller nel 2020. LEAL ha ricevuto diversi avvertimenti da parte di attivisti e appassionati di fauna selvatica residenti in Trentino che immediatamente dopo la morte di Andrea, e ancora prima di chiarire cause e dinamiche, segnalavano come la Val di Sole fosse territorio abituale di JJ4 e dei suoi cuccioli. L’ipotesi più plausibile è che uno dei cuccioli dell’orsa, ormai cresciuto, abbia incrociato Andrea Papi il quale ha usato il bastone, poi ritrovato insanguinato, per difendersi e suscitando così la reazione della madre. Gian Marco Prampolini, Presidente di LEAL, commenta: “La Giunta Fugatti ha trovato il capro espiatorio: peccato che questa terribile storia dimostri come gli esseri umani in generale e gli abitanti del Trentino in particolare, non abbiano alcuna preparazione sulla relazione uomo/selvatici. Se non si fa corretta informazione, formazione, educazione ai cittadini, che vanno legittimamente per boschi, è come mandare in autostrada con un auto veloce una persona senza patente e che non ho mai guidato. Se l’orsa JJ4 è condannata a morte e a lasciare i suoi cuccioli in balia dell’uomo, il Presidente Maurizio Fugatti, così come la Giunta e l’inadeguata opposizione, hanno pesantissime responsabilità”.
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Ci sono luoghi che sono terra di nessuno e dove cuccioli di cane e gatto vengono abbandonati senza alcuna pietà. Luoghi dove per ignoranza o risparmiare i costi dell’intervento gli animali non vengono sterilizzati e le cucciolate vengono lasciate ad un destino incerto e crudele. Questa la realtà che Carlo Leone, responsabile di LEAL sezione di Corato Bari si trova a fronteggiare ogni giorno. Il suo telefono squilla in continuazione perché è diventato un prezioso punto di riferimento sul territorio in quanto è esperto, tenace e non sa negarsi quando si tratta di accorrere per un animale in emergenza.
Uno dei suoi ultimi interventi riguardava il salvataggio di 6 cuccioli di cane ritrovati assiderati nelle campagne in pericolo di vita ha lasciato molti con il fiato sospeso. Una meravigliosa cucciola in fin di vita è stata stabilizzata grazie alla lampada pediatrica, ai massaggi che le hanno riattivato la circolazione del sangue e alla somministrazione di latte specifico. L’intera cucciolata è affidata alle cure attente di una volontaria LEAL che li ha accolti in casa e li ospiterà fintanto che saranno pronti per trovare una adozione!
Mentre Carlo tra poche ora accoglierà nel suo rifugio altri 3 cani vaganti a rischio chiediao a tutti voi di non lasciarlo solo. Se potete inviate un piccolo aiuto per gli animali che Carlo ha accolto e protegge: servono latte specifico in polvere, cibo umido puppy, traversine igieniche e antiparassitari.
Chi lo desidera può inviare cibo e materiale per i cani direttamente alla sezione LEAL:
Carlo Leone via E. De Amicis n. 28 – Corato BA 70033.
oppure facendo una libera donazione a:
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Sgominato a Lodi traffico di cuccioli di cani di razza: 36 sequestrati, tutti cani provenienti da puppy mills dell’est Europa.
Gli annunci indicavano che i cuccioli erano “nati in casa e genitori visibili”, mentre provenivano illecitamente dall’Ungheria ed erano trasportati nascosti nei portabagagli di macchine che percorrevano anche 1.000 chilometri, tanto che alcuni cuccioli si ammalavano o morivano. Un destino crudele ma purtroppo comune a moltissimi cani nati nelle “puppy mills”, vere e proprie fabbriche di cuccioli “alla moda” dove le mamme-fattrici sono sfruttate fino alla morte e i piccoli gestiti come un qualsiasi prodotto. Le consegne ad acquirenti, provenienti da tutto il Nord Italia, erano effettuate in strada o in centri commerciali. Le razze più richieste in Italia sono: bouledogue francesi, barboncini e chihuahua. Sono stati sequestrati 36 esemplari, affidati ad associazioni di tutela animali e poi a privati. Dei cuccioli sequestrati cinque sono morti quasi subito per gravi patologie.
Fonte: → Guido Minciotti, IlSole24Ore
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