25 Gen, 2022
Alberto Cirio – Presidente Regione Piemonte.
Premesso che:
– siamo tristemente inorriditi dalle decisioni prese dalla Regione Liguria e dalla Regione Piemonte nella figura del vicepresidente Fabio Carosso relativamente alla gestione epidemiologica della Peste Suina Africana.
Letto che:
– il provvedimento prevede l’estensione geografica della zona di controllo dell’infezione ai Comuni compresi nel raggio di 10 km dalla zona infetta, andando così ad interessare i comuni delle province di Asti, Cuneo ed Alessandria ricompresi in tale raggio;
– Nel territorio di questi Comuni viene disposto il divieto di qualsiasi tipo di attività venatoria e di gestione faunistica e la regolamentazione dell’attività agro-silvo-pastorale che deve essere sottoposta al preventivo parere positivo del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio;
– Nella “zona infetta” definita dal Ministero verrà avviato il depopolamento dei suini domestici degli allevamenti allo stato brado e famigliari, maggiormente a rischio di contatto con i suini selvatici, mentre
non si interverrà sugli allevamenti convenzionali, che garantiscono sufficienti condizioni di biosicurezza;
– La Regione Piemonte ha già chiesto al Governo un primo stanziamento di 100 milioni di euro da destinare nell’immediatezza a chi avrà delle ripercussioni negative sulla propria attività;
– Si stima che in Piemonte andrebbero abbattuti in un anno circa 50.000 cinghiali quindi si pensa di avviare un genocidio con la caccia selettiva.
Visto che:
– Non si trasmette all’uomo, quindi non ci sono rischi per la popolazione. Il virus è molto stabile, rimane infettante per diverse settimane anche nelle carcasse abbandonate sul territorio viene inattivato solo dalla cottura e da specifici disinfettanti;
– La caccia è stata ritenuta possibile causa di diffusione per il virus per cui anche l’eventuale caccia di selezione causerebbe le stesse condizioni perché gli spari, i cani, gli accerchiamenti spaventerebbero gli animali spingendoli a scappare e semmai ci fossero casi di psa potrebbero causare il contagio;
– Il valore della vita di un essere senziente non può essere ne monetizzata ne uccisa a prescindere;
– Che i suini detenuti da privati hanno lo stesso diritto alla vita come i suini detenuti negli allevamenti ritenendo anzi che i suini detenuti da privati per via della affezione e cura che li contraddistingue perché non ritenuti oggetti ma esseri senzienti.
Chiediamo che:
– La caccia di selezione ossia il genocidio dei cinghiali non sia attuata;
– Che si richieda per ogni suino allevato un test per verificare lo stato di salute dei suini e se, ce ne sono le possibilità, la quarantena per i suini malati per le eventuali cure o che comunque, che vengano prese in considerazione altre misure di verifica e tutela che non rendano l’abbattimento come unica soluzione.
Questa nostra, vuole essere una richiesta di confronto affinché ci sia l’auspicabile dibattito volto a trovare la soluzione migliore.
Associazioni aderenti:
Accademia Kronos Modena
AIDAA Associazione Difesa
Animali ed Ambiente
AMA Associazione Musetti Allegri
Animal Aid Italia
Animalisti Genovesi
Animalisti Italiani
AnimaLiberAction
Animal Pride Difending Association Fvg
AVI Associazione Vegani Internazionale
CADAPA Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente
Centro recupero ricci “La ninna”
Confconsumatori Varese
Enpa Parma
Fronte Animalista
Gaia Animali & Ambiente
Gruppo Salviamo i macachi di Parma
Guerrieri con la coda Protezione Animali e Ambiente
Horse Angel
Iene Vegane
International Animal Protection League
Irriducibili Liberazione Animale ODV
Leal Lega Antivivisezionista
META Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente
Origine Animale
P.a.Li Protezione Animali Liguria
Parma Etica
Partito Animalista Italiano
Partito Animalista Europeo
RadioVeg.it
Rinascimento Sgarbi
Task Force Animalista
Vivi gli Animali Onlus
World Animals love
La soluzione a tutti i virus e le pandemie sarebbe chiudere i mattatoi e smettere di massacrare creature e di distruggere in tal modo il pianeta stesso. E i cittadini lo sanno! Ad oggi, in pochissimi giorni, più di 30.000 firme di liberi cittadini firmatari della petizione online:
https://chng.it/Jr6sDXTs
Firmato, le associazioni aderenti tutte.
18 Mag, 2019
Il presidente di LEAL Lega Antivivisezionista Gian Marco Prampolini è stato intervistato in merito all’importante progetto di legge per la promozione dei metodi alternativi sostitutivi alla sperimentazione animale che su richiesta di LEAL la portavoce Silvia Piccinini M5S Regione Emilia Romagna ha depositato pochi giorni fa a sua firma. Testo del progetto → a questo link (pdf).
Ci auguriamo che la Regione Emilia Romagna accolga la proposta di promozione di metodi sostitutivi come già fatto dalla Regione Piemonte in data 16 luglio del 2018. Abbiamo bisogno di reali innovazione nel settore scientifico che non deve rimanere ancorato alla ricerca tradizionale, ma deve essere per sua natura in evoluzione.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=FZtlvmwZPLo?rel=0&w=560]
→ IL TUO 5×1000 A LEAL C.F. 80145210151
→ SOSTIENI LEAL: DONA ORA!
EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:
LEAL Lega Antivivisezionista, via L. Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE o BORSA DI STUDIO RICERCA METODI SOSTITUTIVI”
MODALITÀ DI VERSAMENTO
. tramite C/C Postale 12317202
. bonifico bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
. PayPal – online
LEAL DA 40 ANNI SI BATTE PER L’ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE E DAL 1981 FINANZIA LA RICERCA SENZA ANIMALI. Grazie al sostegno di medici e ricercatori antivivisezionisti si può contare su una ricerca etica e scientificamente attendibile che salvaguardi la vita di uomini e animali.
MA SERVONO FONDI PER FINANZIARE I METODI SOSTITUTIVI CHE NON USUFRUISCONO DI SOVVENZIONI PUBBLICHE. AIUTA LEAL A SOSTENERE LA RICERCA SENZA ANIMALI!
17 Mag, 2019
Su richiesta di LEAL Lega Antivivisezionista è stato appena depositato in Regione Emilia Romagna, un importate progetto di legge per la promozione dei metodi alternativi sostitutivi alla sperimentazione animale a firma di Silvia Piccinini, portavoce M5S. Testo del progetto → a questo link (pdf).

L’utilizzo di animali non-umani o modelli animali nella ricerca scientifica è sempre più sentito con senso critico dall’opinione pubblica che si interroga sugli aspetti anche etici rispetto a queste metodologie. Molti medici e ricercatori sono consapevoli che la sperimentazione sugli animali non porti a dei validi risultati quando li rapportiamo agli esseri umani. Abbiamo bisogno di una svolta per rispondere all’esigenza di ricorrere a metodi di ricerca tecnologicamente più avanzati che permettano di trovare le cure di per tante malattie.
“Ricordiamo inoltre – aggiunge Gian Marco Prampolini, presidente di LEAL – che ci sono eccellenti professionalità che se adeguatamente finanziate, come accade per la sperimentazione animale, sarebbero messe in grado di trovare soluzioni e cure a tante patologie. Ci auguriamo che la Regione Emilia Romagna accolga la proposta di promozione di metodi sostitutivi come già fatto dalla Regione Piemonte in data 16 luglio del 2018. Abbiamo bisogno di reali innovazione nel settore scientifico che non deve rimanere ancorato alla ricerca tradizionale ma deve essere per sua natura in evoluzione”.
→ IL TUO 5×1000 A LEAL C.F. 80145210151
→ SOSTIENI LEAL: DONA ORA!
EFFETTUA IL TUO VERSAMENTO INTESTATO A:
LEAL Lega Antivivisezionista, via L. Settala 2, 20124 Milano
indicando sempre nome, cognome, indirizzo
e precisando nella causale: “LIBERA DONAZIONE o BORSA DI STUDIO RICERCA METODI SOSTITUTIVI”
MODALITÀ DI VERSAMENTO
. tramite C/C Postale 12317202
. bonifico bancario Codice Iban: IT04Q0306909606100000061270
. PayPal – online
LEAL DA 40 ANNI SI BATTE PER L’ABOLIZIONE DELLA VIVISEZIONE E DAL 1981 FINANZIA LA RICERCA SENZA ANIMALI. Grazie al sostegno di medici e ricercatori antivivisezionisti si può contare su una ricerca etica e scientificamente attendibile che salvaguardi la vita di uomini e animali.
MA SERVONO FONDI PER FINANZIARE I METODI SOSTITUTIVI CHE NON USUFRUISCONO DI SOVVENZIONI PUBBLICHE. AIUTA LEAL A SOSTENERE LA RICERCA SENZA ANIMALI!
30 Ott, 2017
LEAL firma un comunicato congiunto di LAC Lega per l’abolizione della caccia dove chiede alla Regione Piemonte un immediato provvedimento di sospensione dell’attività venatoria su tutto il territorio regionale in attesa di corrette valutazione sugli effetti futuri che l’attuale drammatico stato di calamità potrà avere sul patrimonio faunistico della nostra regione. Firmano il comunicato: ENPA, LAC, LAV, LEAL, Legambiente, Circolo L’Aquilone, LIDA, OIPA, Pro Natura, SOS Gaia.
La siccità del 2017 e gli incendi che continuano a divampare in questi giorni hanno probabilmente dato il definitivo colpo di grazia alla fauna selvatica piemontese. L’anomalo andamento meteorologico di quest’estate, che continua anche in questo inizio d’autunno, ha infatti fortemente ridotto le disponibilità alimentari e determinerà per molte specie l’impossibilità di sopravvivere all’inverno in arrivo. La situazione è poi drammaticamente peggiorata dagli incendi che stanno coinvolgendo numerosissime aree del Piemonte ed il cui spegnimento pare estremamente difficoltoso e comunque non immediato.
Già il 29 agosto scorso le scriventi associazioni avevano chiesto alla Regione Piemonte di prendere in seria considerazione le considerazioni dell’Ispra (l’istituto pubblico che istituzionalmente si occupa di problemi della fauna) e prevedere serie limitazioni dell’attività venatoria per la stagione 2017/2018. La Regione nulla ha fatto. La Legge 157/92 prevede proprio la possibilità che la Giunta Regionale possa adottare idonei provvedimenti di limitazione della caccia per tutelare le popolazioni selvatiche in difficoltà. Se questa che viviamo non è una significativa emergenza ambientale che necessita di provvedimenti seri e urgenti ci chiediamo quale possa essere. Non solo: la Legge 353/2000 (Legge quadro in materia di incendi boschivi), al comma 1 dell’art. 10 prevede una serie di divieti che riguardano le zone percorse dal fuoco, tra cui in particolare, il divieto di caccia: “Sono altresì vietati per dieci anni, limitatamente ai soprassuoli delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia”. Tale divieto è immediatamente operativo, indipendentemente dalla perimetrazione che i comuni sono obbligati ad effettuare ai sensi del comma 2 dello stesso articolo.
Mentre i cacciatori in Val di Susa circondano le zone percorse dal fuoco e attendono gli animali stremati per ucciderli, l’Assessore regionale Giorgio Ferrero con lettera del 25 ottobre 2017 indirizzata agli ambiti di caccia (ATC e CA) subordina il proprio agire alle richieste del mondo venatorio! Invece di intervenire con tempestività per tutelare la fauna selvatica l’Assessore Ferrero chiede ai cacciatori cosa debba fare!
Le scriventi associazioni chiedono alla Regione Piemonte un immediato provvedimento di sospensione dell’attività venatoria su tutto il territorio regionale in attesa di corrette valutazioni sugli effetti futuri che l’attuale drammatico stato di calamità potrà avere sul patrimonio faunistico della regione.
Basta un clic: FIRMA ORA LE NOSTRE PETIZIONI
Il tuo 5×1000 a LEAL C.F. 80145210151
SEGUI LEAL VIA EMAIL Per non perdere nessuna notizia pubblicata sul sito leal.it ti invitiamo a lasciare il tuo indirizzo email al link seguente (attenzione: per aggiornamento del nostro database, l’invito a registrarsi è rivolto anche a chi è già iscritto alla nostra newsletter). Riceverai gratuitamente in anteprima nella tua casella di posta tutte le notizie pubblicate sul sito: → SEGUI LEAL VIA EMAIL ISCRIVITI ADESSO!