20 Ott, 2024
Cristiano Fant
Operatore esperto in Etologia Relazionale
Responsabile LEAL Fauna Selvatica
Incontro ravvicinato di un fungaiolo con un orso in Trentino anche questo un evento che si poteva evitare? Tutto lascia credere che non si sia trattato di un’aggressione ma di un falso attacco, due cose completamente diverse dal punto di vista comportamentale. Stando a quanto viene raccontato (le informazioni non sono mai troppo chiare, quando si parla di orsi in Trentino) se il plantigrado avesse voluto aggredire davvero, il fungaiolo di turno sarebbe di certo morto. Infatti l’orso dopo aver graffiato l’umano si è allontanato ad evidenziare come non vi fosse l’intenzione di attaccare per uccidere. L’uomo che sembra non si fosse accorto della presenza del plantigrado alle sue spalle (cosa difficile da credere) è rientrato autonomamente al paese a dimostrazione che le ferite non erano importanti.
Ovviamente la macchina della morte trentina si sta già muovendo e un altro individuo entra nell’elenco dei ricercati, preferibilmente morti. Mentre gli incidenti di caccia sono quasi all’ordine del giorno e solo due giorni fa una persona che andava a castagne è stata ammazzata da un cacciatore senza che il mondo politico proferisse parola, un orso che si comporta secondo natura ed ha risparmiato un umano che avrebbe potuto tranquillamente uccidere, viene messo alla gogna mediatica e condannato a morte.
Evidentemente c’è un macchiavellico intrigo dietro alle azioni dell’amministrazione provinciale di Trento che sembra vivere attendendo l’evento che coinvolga un orso, quando questo “aggredisce”, facendo passare in sordina eventi delinquenziali come quelli che hanno visto la morte di alcuni plantigradi, causati da bracconieri. Due pesi e due misure e mentre l’uomo sembra avere il diritto di infrangere ogni legge e regola, l’orso non può comportarsi secondo natura. A dare la misura delle azioni nei confronti dell’orso, il Pacobace, che sempre più si dimostra uno strumento inadeguato nella gestione della convivenza e fa il paio con la giunta trentina.
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Bleggio Superiore in località Rango, in Trentino
19 Ott, 2024
LEAL apprende dalle agenzie di stampa che oggi 19 ottobre nel pomeriggio in Trentino un uomo è stato ferito da un orso mentre cercava funghi nei boschi di Bleggio Superiore. L’incidente è avvenuto quando l’uomo, che si trovava da solo, è stato sorpreso alle spalle dall’animale. Dopo essere caduto a terra, l’orso lo ha colpito con le zampe, provocandogli delle ferite alla schiena e alle braccia.
L’uomo tuttavia ha raggiunto a piedi il paese vicino, dove ha ricevuto aiuto. La Provincia ha comunicato che i reperti genetici lasciati sui vestiti potranno serviranno all’identificazione del plantigrado al fine di procedere alla rimozione, come previsto dal Pacobace per gli orsi pericolosi.
LEAL vuole avere chiare le modalità e circostanze precise dell’incontro tra l’uomo e l’orso e delle modalità di ferimento. In attesa dell’identificazione del plantigrado, avviamo la procedura di accesso agli atti. Possiamo già anticipare che in caso di provvedimento di abbattimento faremo immediato ricorso al TAR. Questo incidente giunge in un contesto già teso e temiamo sul territorio l’aumento della ostilità nei confronti degli orsi e dei selvatici.
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1 Ott, 2024
Un orso è stato trovato morto in Trentino, precisamente vicino a un frutteto nei pressi dei boschi di Cis, nella Provincia Autonoma di Trento. La scoperta è avvenuta nella mattinata del 30 settembre 2024 e la carcassa dell’animale, la cui morte pare risalire a qualche giorno prima è stata inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie per ulteriori analisi biologiche e chimiche.
Le cause della morte non sono visibili a un primo esame esterno, e saranno accertate tramite analisi di laboratorio.
Le autorità locali hanno dichiarato che la carcassa dell’orso, di cui non è stata fornita l’identificazione, è stata trasferita per indagini approfondite. Questo intervento mira a determinare le circostanze esatte che hanno portato alla morte dell’animale.
LEAL conferma preoccupazione riguardo alla sicurezza degli orsi e dei selvatici in una regione in cui per vizio umano le interazioni con i plantigradi non rispettano le regole della corretta convivenza e il bracconaggio la fa da padrone. LEAL rammenta le raccomandazioni degli esperti che ribadiscono l’importanza di rispettare gli habitat naturali e la necessità di porre la massima cautela durante le escursioni in aree frequentate dalla fauna selvatica.
LEAL seguirà da vicino l’andamento delle indagini dell’esame autoptico per conosce anche l’identità dell’orso trovato morto e conoscere le cause del decesso.
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19 Set, 2024
In merito all’uccisione dell’orsa F36, avvenuta il 27 settembre 2023 in val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie. LEAL chiede la prosecuzione delle indagini e presenta opposizione all’archiviazione avanzata dalla Procura di Trento in data 31 luglio 2024 per mancanza di prove ed a seguito della la denuncia presentata da LEAL nel 2023.
Nella motivazione alla richiesta di opposizione all’archiviazione l’ufficio legale di LEAL sottolinea che dopo le operazioni peritali sul cadavere dell’orsa per le quali è stata incaricata la dottoressa Cristina Marchetti e per il tramite di professionisti di settore, la cui consulenza tecnica ci si riserva di produrre in successivo momento rispetto al termine utile per il deposito della presente opposizione, emergono indizi rilevanti in merito al referto autoptico sul cadavere dell’orsa abbattuta con arma da fuoco e conseguente necessaria investigazione suppletiva che, come da documentazione agli atti del fascicolo, emerge che le indagini preliminari, condotte dalla PG delegata, ossia il Nucleo Operativo Specialistico Forestale della Provincia Autonoma di Trento, necessitano di un approfondimento, a seguito di quanto emerso in occasione delle perquisizioni domiciliari dei cacciatori che erano stati indagati.
Leal chiede, altresì, che venga formulata l’imputazione coatta in relazione a due dei 4 soggetti indagati e per i quali si ritiene raggiunta la prova del loro coinvolgimento nell’uccisione della povera Orsa.
Gian Marco Prampolini Presidente LEAL aggiunge: “Avendo certezza della responsabilità umana vogliamo che i responsabili di questa vile e barbara uccisione siano perseguiti e ci riserviamo anche di valutare l’ipotesi di reato di istigazione a delinquere nei confronti del Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti responsabile della pressoché quotidiana campagna di odio, paura e insofferenza nei confronti degli orsi trentini”.
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5 Set, 2024
L’operazione di cattura e radiocollaraggio di una femmina di orso è avvenuta nella notte del 4 settembre 2024 a Vermiglio, in Alta Val di Sole. La notizia è stata diffusa da un comunicato emesso nella stessa mattinata dalla Provincia Autonoma di Trento che informa che l’animale è stato catturato dal Corpo forestale trentino nell’ambito delle attività di monitoraggio su possibili orsi problematici. La trappola a tubo è stata scattata verso la mezzanotte all’interno si è trovata una femmina adulta di orso non accompagnata da piccoli e apprendiamo che al momento, non sono stati segnalati elementi di criticità su questo esemplare L’analisi genetica per l’identificazione dell’orsa è stata affidata alla Fondazione Edmund Mach. LEAL si augura che le operazioni di radiocollaraggio siano effettivamente finalizzate allo studio e alla ricerca di una migliore convivenza tra la popolazione e i plantigradi come comunicato dalla Provincia e non per rendere gli orsi un più facile bersaglio.
Proseguono intanto le ricerche dell’orso M91 un giovane orso di soli due anni attualmente oggetto di attenzione a causa di un incontro ravvicinato con un turista avvenuto il 27 aprile 2024, questo è bastato per portare le autorità a considerarlo un possibile “orso confidente” etichetta pericolosa per gli orsi che al primo comportamento considerato discutibile potrebbe essere fatto oggetto di ordinanza di abbattimento.
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